Il viaggio di CashlessWay in Italia per verificare la diffusione della cultura dei pagamenti digitali

Il rapporto fra un popolo e le modalità con le quali paga i prodotti e i servizi acquistati, è un indicatore interessante. Ancora più interessante se si tratta di valutare il livello di diffusione delle modalità digitali di pagamento.

CashlessWay è una associazione, nata a Roma nel 2013 e presieduta da Geronimo Emili, che si occupa di diffondere la cultura digitale dei pagamenti fra gli italiani.

Ogni anno, CashlessWay organizza un viaggio – chiamato No Cash Trip – per verificare quanto sia possibile vivere e viaggiare usando soltanto strumenti digitali di pagamento. A volte, il viaggio si svolge interamente in Italia, altre volte si svolge tra l’Italia e l’estero (per fare un paragone tra la realtà italiana e altri Paesi).

Geronimo Emili, presidente dell’associazione CashlessWay ha partecipato personalmente al viaggio di quest’anno, lasciando a casa sia i contanti sia le carte di pagamento, utilizzando soltanto uno smartphone per tutte le necessità di viaggio.

Quest’anno, il viaggio è iniziato il 25 novembre a Milano, in occasione del Salone dei Pagamenti organizzato da ABI – Associazione Bancaria Italiana, e ci sono state tappe ad Aosta, Alba (in Piemonte), Firenze, Isernia (in Molise) e Napoli, ed è terminato ieri, 1 dicembre, a Roma, dove Emili è stato ricevuto in Banca d’Italia (a margine del convegno Digital Transformation of the Retail Payments Ecosystem, organizzato dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea).

Spiega Geronimo Emili: «Il viaggio senza contanti è stato condotto senza particolari intoppi, quasi tutte le necessità sono state risolte con lo smartphone: la prenotazione degli hotel, la scelta dei ristoranti, gli itinerari da seguire, l’individuazione delle curiosità nei territori locali, il pagamento online delle diverse prenotazioni così come il pagamento nei negozi per qualsiasi cosa, anche per un semplice caffè. In particolare, la app di Edenred per gli hotel e quella di Q8 per il carburante hanno dimostrato quanto sia facile viaggiare senza portarsi dietro né contanti né carte di credito. Unica pecca del viaggio è stata il pagamento dell’autostrada, che in Italia non è consentito tramite lo smartphone: bisogna provvedere con il Telepass o con la tradizionale carta di pagamento. In questo caso, è stato necessario aprire la cassaforte di emergenza, che avevamo preparato per i casi di necessità estrema, per utilizzare una carta prepagata. L’automobile ufficiale del viaggio è stata una Opel Insigna Sport Tourer».

Il No Cash Trip si è svolto in Italia: Paese di contraddizioni, con uno dei livelli più bassi, in Europa, in fatto di pagamenti elettronici, ma ai primi posti al mondo per tasso di penetrazione di telefoni cellulari.

Il telefono mobile non è soltanto uno degli strumenti più simbolici di questa epoca, ma probabilmente è anche l’oggetto più “in comune” che il genere umano abbia mai avuto: si calcola che oggi, nel mondo, quasi 5 miliardi di persone ne abbiano almeno uno, con una forte crescita della diffusione degli smartphones.