«L’Italia ha bisogno di più America. L’incontro tra Italia e America genera successo e qualità», sostiene Umberto Mucci, presidente di We The Italians (network di collegamento fra italiani e italoamericani).
Uno sguardo alle iniziative in corso fra i due Paesi mostra sicuramente l’esistenza di progetti validi.
Ad esempio, il Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli sostiene il viaggio negli USA – dal 18 gennaio al 27 gennaio 2018 – di Alessandra Clemente (Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli), Andrea Bartoli (fondatore di FARM-Cultural Park nel borgo siciliano di Favara), Simmaco Perillo (fondatore a Caserta della Cooperativa Al di là dei Sogni e sostenitore di iniziative a favore della legalità in Campania), Massimo Carboni (funzionario con incarichi di studio e ricerca presso la Regione Autonoma della Sardegna, selezionato dall’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma). Durante il viaggio, i quattro saranno ambasciatori del Sud Italia negli Stati Uniti, e avranno l’opportunità di approfondire i temi della rigenerazione dei centri urbani e del miglioramento dei territori locali, tramite l’incontro con amministrazioni locali, istituzioni culturali, associazioni, enti pubblici e privati, a Washington D.C., Pittsburgh e Detroit. Questa iniziativa fa parte dell’International Visitor Leadership Program, che dal 1940 ad oggi ha permesso a circa 2 mila italiani di visitare gli Stati Uniti per motivi professionali, favorendo legami duraturi con colleghi e istituzioni statunitensi.
Nei giorni scorsi, inoltre, l’italo americana Flavia Taggiasco (autrice televisiva presso Mediaset) è stata una delle vincitrici dell’edizione 2018 del Premio Buone Notizie. Si tratta di un premio che valorizza chi produce informazione su fatti e persone che si siano distinti in positivo nella società.
E una notizia rilevante arriva dal campo medico-scientifico, con la recente firma dell’accordo fra l’azienda statunitense Perma-Fix e l’italiana ENEA-Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile: si tratta di un’alleanza nel settore della medicina nucleare per la produzione di radiofarmaci in grado di minimizzare gli effetti collaterali e tossicologici nella diagnosi e cura di tumori. L’accordo, firmato nei giorni scorsi dal fondatore di Perma-Fix Environmental Services, Lou Centofanti, e dal presidente di ENEA, Federico Testa, prevede la produzione di tecnezio, uno degli elementi essenziali e più utilizzati al mondo nella medicina nucleare, sfruttando le potenzialità del reattore di ricerca TRIGA RC-1 dell’ENEA e un processo speciale messo a punto dalla Perma-Fix Medical.
«Questo metodo innovativo, sviluppato e brevettato da Perma-Fix per produrre tecnezio per test diagnostici medici – spiega il fondatore di Perma-Fix, Lou Centofanti –, prevede di risolvere le carenze mondiali grazie a un processo meno costoso che non richiede l’uso di materiali di grado militare sotto controllo governativo. Sviluppato per migliorare la sicurezza fisica e radiologica dei materiali impiegati, questo ciclo di produzione, completo dal reattore fino alla fornitura medica finale, è facilmente applicabile in tutto il mondo perché è utilizzabile nei reattori di ricerca e commerciali standard, senza ricorrere a impianti speciali, e consente di stabilizzare la fornitura mondiale di tecnezio, permettendone il decentramento della produzione».
«Con questa intesa – evidenzia il presidente ENEA, Federico Testa – vogliamo mettere al servizio del Paese le grandi competenze, professionalità e infrastrutture dell’Agenzia in settori nuovi, come la cura della salute. L’obiettivo è creare un centro di eccellenza unico in Italia che punti anche allo studio di nuovi radioisotopi e alla produzione di una nuova generazione di radiofarmaci, andando a presidiare un settore di crescente interesse a livello nazionale e internazionale».
Spostando ancora di più l’attenzione sul mondo del business, giovedì 22 febbraio 2018 a New York, si svolgerà un meeting nel quale la American Chamber of Commerce in Italy e la Italian Business & Investment Initiative discuteranno delle attuali relazioni economiche fra Italia e Stati Uniti, con la partecipazione di top managers di multinazionali americane e grandi aziende italiane, e con la presenza dei presidenti delle Regioni italiane Lombardia ed Emilia-Romagna. Per registrarsi: qui.
Ancora a New York, dove lunedì 26 febbraio 2018 si svolgerà un evento nel quale verranno presentate dieci startup/scaleup italiane ad alto potenziale. L’iniziativa è organizzata da iStarter, acceleratore di startups italiane con base a Londra, gestito da Simone Cimminelli e Nicola Garelli.
Con riferimento al tema dei capitali che vengono investiti in un altro Paese, il Centro Studi Americani – Center for American Studies (Roma) ha organizzato un incontro sul rapporto fra interesse nazionale e investimenti stranieri, in programma mercoledì 24 gennaio 2018 a Roma, nella sede del Centro Studi Americani, con ingresso provvisoriamente spostato in via Michelangelo Caetani 35, alle ore 17,30. Il dibattito partirà dal fatto che negli Stati Uniti (a differenza dell’Italia) c’è un organismo – la Commission on Foreign Investments in the United States (CFIUS) – che vigila sulle implicazioni sulla sicurezza nazionale degli investimenti stranieri nell’economia americana, in particolare nei settori della sicurezza, della tecnologia, delle telecomunicazioni, delle infrastrutture e dell’energia. A discuterne saranno: Paolo Messa, direttore Centro Studi Americani; Piero De Luca, membro Centro Studi Americani; Emily Ball, Economic Officer, US Embassy to Italy; Leonardo Bellodi, membro American Society of International Law; Mario Nuzzo, Vicepresidente Cassa Depositi e Prestiti; Ernesto Somma, Capo di Gabinetto, Ministero della Sviluppo Economico. Modera: Maurizio Caprara, giornalista Corriere della Sera.
Il rapporto fra Italia e Stati Uniti ha diverse sfaccettature.