Evoluzioni del Complesso Museale del Santa Maria della Scala di Siena

Nell’immagine: la facciata del Complesso Museale del Santa Maria della Scala di Siena.

Al centro di Siena, in Piazza Duomo 1, c’è un museo che sta prestando attenzione anche ai linguaggi della contemporaneità: il Santa Maria della Scala, infatti, è strutturato come un museo che conserva il patrimonio culturale dei secoli scorsi, e in passato è stato anche un ospedale.

Da alcuni anni, con la direzione del manager culturale Daniele Pittèri, questo complesso museale sta lavorando per ripensare la propria offerta culturale e per rapportarsi in maniera nuova con il pubblico.

Un esempio di questa strategia è la mostra Musica per gli Occhi. Interferenze tra video arte, musica pop, videoclip. L’esposizione, curata da Luca Quattrocchi, indaga, attraverso video installazioni e videoclip, la contaminazione tra la video arte e la pop music, ribadendo la “rivoluzione” culturale perseguita in questi ultimi anni dal Museo senese con l’indagine dei linguaggi contemporanei e della loro ibridazione.

Soprattutto a partire dai primi anni Ottanta, con la nascita di MTV, e in Italia con il programma televisivo Mr. Fantasy (condotto da Carlo Massarini sulla Rai), la musica si mescola con altri linguaggi (video arte, televisione, cinema, pubblicità), dando luogo a ibridazioni di senso e contaminazioni mediali.

La mostra inaugura domani, giovedì 9 agosto 2018, alle ore 18,30 in Piazza Duomo 1 a Siena, e sarà aperta fino al 4 novembre 2018. Per le informazioni di dettaglio: qui.

Un’altra iniziativa è quella di SMS Mag: il magazine online del Santa Maria della Scala di Siena. Si tratta di un generatore di notizie e interviste sull’arte, sull’innovazione culturale e sugli scenari futuri, per creare un luogo digitale dove far convergere idee e favorire dibattiti.

«SMS MAG – spiega Daniele Pittèri, direttore del Santa Maria della Scala – nasce con un duplice scopo: raccontare e documentare sia la storia che le attività culturali ed espositive di questo luogo singolare e proporsi, con il tempo, come punto di riferimento su una serie di argomenti e di tematiche sulle quali costantemente si articola la nostra attività: dalla rigenerazione urbana all’innovazione culturale, dai linguaggi artistici del presente alle tematiche che riguardano il senso e il valore dei musei contemporanei, dal welfare culturale al rapporto fra istituzioni culturali, territorio e comunità. Per questa prima versione del magazine abbiamo attivato una proficua collaborazione con il Master in comunicazione d’impresa dell’università di Siena, coordinato dal professor Maurizio Masini, e abbiamo coinvolto una professionista del settore, Lorenza Fruci, che ha una vasta esperienza nella comunicazione della cultura e dell’arte e che, con entusiasmo e professionalità, ha coordinato il progetto. La nostra intenzione è quella di aprirci sempre di più a collaborazioni, sia con altre istituzioni sia con operatori culturali, curatori, esperti di settore, e in generale con chiunque voglia proporre approfondimenti o riflessioni sui temi che ci interessano».

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