«La tv generalista si trova davvero ad un trivio tra: 1) la radicalizzazione delle sue forme unidirezionali di egemonia e controllo sull’individuo/massa; 2) il ridimensionamento e la specializzazione di alcune sue funzioni collettive senza tuttavia saperne mutare la qualità; 3) la definitiva catastrofe della sua tradizione metropolitana e spettacolare, incapace di reggere la complessità della persona, dell’abitare singolare», notava già nel 2001 Alberto Abruzzese nel proprio libro L’intelligenza del mondo. Fondamenti di storia e teoria dell’immaginario (Meltemi editore).
Abruzzese, classe 1942, è tra i pochi pensatori italiani ad essersi interessato allo sviluppo e al destino della televisione.
Già, cosa sta succedendo all’interno e all’esterno del grande corpo rappresentato dalla tv?
Il panorama attuale offre qualche ritorno e qualche limitata sperimentazione, in Italia, mentre negli Stati Uniti è in corso la golden age delle serie televisive.
Il mondo della serialità tv continua a godere di buona salute, come testimoniato dalle oltre 50 mila presenze registrate durante Fox Circus, evento dedicato alle serie tv, avvenuto dal 30 novembre al 2 dicembre 2018 a Milano.
Per chi ama il genere audiovisivo e letterario del noir, in questi giorni è in corso di svolgimento la 28esima edizione del Noir in Festival, a Como dal 6 al 9 dicembre 2018, con una “anteprima” svolta a Milano dal 3 al 5 dicembre 2018.
Sul lato dei ritorni sulla tv italiana, dal 14 novembre 2018 su Rai 2, il mercoledì alle ore 21,20 italiane, è in onda la settima stagione della serie tv L’ispettore Coliandro, centrata sul personaggio comico dell’ispettore Coliandro, interpretato da Giampaolo Morelli.
Un altro ritorno è quello di Mai dire Talk, attualmente in onda il giovedì alle ore 21,25 italiane su Italia 1. Questo programma è una sorta di “sequel” di Mai dire Gol, un fortunato e divertente programma televisivo andato in onda negli anni Novanta su Italia 1, centrato sulle esibizioni di cabarettisti e comici. La particolarità è dovuta all’interazione del conduttore e dei cabarettisti con i tre membri della Gialappa’s Band, che intervengono soltanto a voce, senza apparire mai in video. E anche in Mai dire Talk è rimasta la commistione fra modalità radiofonica e televisiva, con una scrittura televisiva parametrata sull’epoca contemporanea.
In tema di ritorni, da giovedì 8 novembre 2018, su Rai 3, alle ore 21.15, è di nuovo in onda La tv delle ragazze, programma italiano nato nel 1988 che ha lanciato alcune donne nel mondo dello spettacolo televisivo, tra le quali Serena Dandini, conduttrice di questa edizione 2018.
A livello internazionale, il 2018 ha visto il ritorno della serie tv Magnum P.I., nota serie Usa andata in onda per la prima volta dal 1980 al 1988. In quella epoca, il protagonista della serie era Tom Selleck, un ex militare statunitense che aveva iniziato una nuova vita come investigatore privato alle isole Hawaii. Il reboot 2018 di questa serie può far storcere il naso ai fans del Magnum P.I. originario, poiché i personaggi e la struttura narrativa sono abbastanza distanti da quelli di una trentina di anni fa. Ma i reboots, si sa, possono piacere e non piacere.
Qualche sperimentazione sulla tv italiana? Ad ottobre 2018, è andato in onda, su Rai 3, I Topi, serie tv scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese: un “esperimento” di narrazione televisiva al di fuori degli schemi. Si tratta di una parodia delle condizioni in cui vivono i boss latitanti.
Format recentemente andati in onda sulla tv italiana, sul canale 9, sono C’è posto per 30?, Chi ti conosce? Come quando fuori piove.
A volte, le serie tv prendono spunto dalla storia di persone in carne e ossa, come la 34enne brasiliana Raquel Pacheco (adottata alla nascita da una facoltosa famiglia), che all’età di 18 anni fuggì di casa e iniziò a fare la prostituta, prendendo il “nome d’arte” di Bruna Surfistinha e aprendo un blog nel quale raccontava le proprie esperienze con i clienti. In breve tempo, Bruna Surfistinha diventò una delle prostitute più note di San Paolo. Dopo aver smesso di prostituirsi, Pacheco si è dedicata alla scrittura e alla recitazione. A partire da questa storia, è nata la serie tv Call me Bruna, andata in onda in Italia a novembre 2018 su Spike Tv (canale 49 del digitale terrestre), con Maria Bopp ad interpretare Bruna Surfistinha.
Il futuro della televisione?
Domanda impegnativa.
Ad ottobre 2018, Netflix ha diffuso i dati ufficiali sul proprio numero di abbonati: attualmente, questo (ormai celebre) servizio di video streaming ha raggiunto un totale di 137,1 milioni di abbonati, con 58,5 milioni di abbonati negli Usa e 78,6 milioni di abbonati negli altri Paesi del mondo in cui è presente, confermando il proprio trend crescente degli ultimi anni.
Di sicuro, le immagini continueranno a scorrere sugli schermi.