A che punto è il dialogo tra mondo della ricerca e industria?
Se ne è parlato in questi giorni, martedì 18 giugno 2019 a Milano nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in occasione del meeting Digital Transformation: nuove sfide e opportunità di dialogo tra università e industria, organizzato da Mathesia – società specializzata in data science e matematica applicata, con sedi a Milano e New York – per discutere di come favorire le collaborazioni e lo scambio di competenze tra industria e accademia nel campo della scienza dei dati e della statistica.
La tavola rotonda sulla Digital Transformation organizzata da Mathesia è stata una delle attività “fuori convegno” della Conferenza annuale della Società Italiana di Statistica (SIS 2019 – Smart Statistics for Smart Applications), che proseguirà fino al 21 giugno 2019.
Ha aperto i lavori Monica Pratesi, Presidente della Società Italiana di Statistica, sottolineando come «La Statistica è e debba essere per tutti e che oggi più che mai sia necessario un approccio multidisciplinare per l’analisi dei dati. Ci sono delle questioni che con le chiavi di lettura del passato non possiamo risolvere. La data science oggi necessita di competenze ibride, e di abilità come quelle di statistici, informatici, economisti. Ed è sempre più importante la collaborazione tra le diverse istituzioni: accademia, imprese, istituzioni pubbliche».
Paolo Cerioli, responsabile Digital Scouting & Open Innovation di Eni, ha evidenziato che «tra il 2018 e il 2021 Eni investirà oltre 750 milioni di euro in ricerca e sviluppo. La Digital Agenda aziendale tra il 2019 e il 2022 prevede oltre 200 progetti, in 38 Paesi, con il coinvolgimento di circa 1300 persone, con decine di progetti di Open Innovation, Agile & Design Thinking. Un caso specifico è stato il progetto “Safety Pre-sense” lanciato su Mathesia, grazie al quale Eni ha trovato esperti per elaborare modelli di data science in grado di analizzare i dati sulla sicurezza sul lavoro negli ambienti di produzione in tutto il mondo».
Simone De Giuseppe, responsabile Applicativi di Leroy Merlin, ha spiegato come «nel retail i dati stiano diventando sempre più cruciali anche per micro-decisioni operative, non più soltanto per progetti macro. Una corretta analisi dei dati serve per migliorare la conoscenza del cliente e del mercato, per decidere quali prodotti promuovere e come disporli negli stores, oltre che per fare sentiment analysis. Per questo il gruppo Adeo, di cui Leroy Merlin fa parte, ha l’obiettivo di diventare sempre più data-driven, attraverso esperienze e piattaforme che aiutino lo scambio di competenze interno ed esterno».
«Per favorire la digital transformation dobbiamo innanzitutto promuovere una Data Transfomation – ha commentato Luca Prati, CEO di Mathesia. I dati sono la chiave per comprendere il nostro mondo e le innovazioni che stiamo sviluppando. Mathesia, piattaforma dedicata alla Data Science e alla matematica applicata, è un ponte tra le competenze accademiche e l’innovazione aziendale. Il nostro modello di crowdsourcing consente alle organizzazioni di interagire e connettersi con accademici e ricercatori di fama mondiale per collaborare all’innovazione digitale e risolvere complesse sfide di business».