Il mondo dei games è in continua crescita.
Già oggi, a livello globale, gli appassionati di gaming sono 2,5 miliardi di persone, con 456 milioni di persone appassionate di E-Sports (fonte: Techjury.com e Statista.com).
Anche aziende del calibro di Amazon e Netflix sono sempre più interessate al mondo dei videogames.
Nelle scorse settimane (21 – 23 settembre), a Roma, si è svolta l’edizione 2021 di Level Up – Developer Conference: conferenza internazionale dedicata all’ideazione e allo sviluppo di videogiochi, organizzata da AIV – Accademia Italiana Videogiochi in collaborazione con il Polo Tecnico Professionale Galileo, che ha visto la partecipazione di esponenti politici e operatori del settore.
Luca De Dominicis, Fondatore e Presidente di AIV, ha spiegato: «Da diciassette anni offriamo un percorso di studi serio e altamente qualificato per entrare nel settore videoludico. Le applicazioni sono in numerosi ambiti: culturale, cinematografico, televisivo, medico-sanitario, sicurezza e difesa. Il fatto che istituzioni e realtà di primaria importanza abbiano deciso di prendere parte a questa iniziativa è la dimostrazione che questo comparto inizia ad assumere un ruolo sempre più centrale sia a livello politico sia a livello economico. In questo momento, stiamo concentrando i nostri sforzi nell’applicazione sempre più accurata della realtà virtuale. Basti pensare ai primi laboratori che sono già a disposizione degli studenti. Importante anche il contributo al settore museale, come la nostra collaborazione con il MArTA – Museo Archeologico Nazionale di Taranto per sperimentare nuove tecnologie nel settore della cultura e applicare la realtà aumentata alle opere d’arte. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e il record di iscritti all’Accademia è indicatore di questo successo».
«Il lockdown – ha sottolineato Marco Bellezza, CEO di Infratel – ha reso evidente la necessità di avere infrastrutture digitali a prova di futuro e dal 2020 abbiamo impresso un’accelerazione ai piani infrastrutturali digitali del Paese. C’è stata una velocizzazione nella copertura dei Comuni nelle aree bianche e nella realizzazione delle infrastrutture digitali nelle scuole. Per costruirle però ci vogliono le competenze, e solo negli ultimi anni sotto questo aspetto si è cominciato a ricostruire davvero in Italia. Per investire al meglio le risorse del PNRR dobbiamo dotarci di infrastrutture, competenze e contenuti nuovi».
Secondo Mirella Liuzzi, deputata promotrice del First Playable Fund: «I videogiochi, se utilizzati in modo appropriato, ossia integrati con la tradizionale attività didattica, possono essere un importante strumento di apprendimento, soprattutto in un’ottica di esperienza collettiva. In questo senso, il governo ha già iniziato un percorso per mettere in campo alcune iniziative comuni, come il fondo riservato ai prototipi di videogiochi, e la sfida sarà quella di rifinanziare questa iniziativa nella Legge di bilancio. Inoltre, i videogames possono essere utilizzati per lo sviluppo di temi scientifici e sono già disponibili alcuni modelli virtuosi di apprendimento».
Così Aurelio De Laurentiis, Presidente Filmauro SpA: «Questa è un’iniziativa bellissima, ospitata nella scuola dei mestieri futuri. Le nuove tecnologie, come il blue screen e il digital set, stanno rivoluzionando il modo della produzione audiovisiva. Ma per sostenere questa rivoluzione servono professionisti di alto livello e quindi ben venga che ci siano istituti professionali come questo che formano i ragazzi in tal senso. Per produrre contenuti innovativi servono persone competenti, in grado di gestire le nuove tecniche digitali e capaci di stimolare i produttori stessi. Solo così il sistema crescerà, altrimenti non ci sarà mai quello scatto in avanti che ci serve e che gli altri paesi europei stanno già facendo».
D’altra parte, l’evoluzione tecnologica è inevitabile anche in questo settore.
Nei giorni scorsi, a Roma, lo stato dell’arte del gaming è stato discusso anche nell’evento di divulgazione e formazione finanziaria Investing Roma da tre giovani economisti del gaming: Andrea Corsino, Giovanni Rito e Giulia Vavalà.
I tre sono stati concordi nell’affermare: «Nei prossimi anni, il cloud gaming sostituirà le consoles. La realtà virtuale sarà parte dei social networks. Il metaverso è una realtà virtuale dove possiamo avere una seconda vita. Secondo Mark Zuckerberg, il metaverso è il futuro di Facebook. Il mobile rappresenta il 52 per cento dell’intera industria del gaming. Un rischio connesso al gaming è la ludopatia, e in tal senso potrebbero essere necessari servizi di consulenza psicologica per chi ne è affetto».