Il reso assoluto per le fumetterie: accordo tra la casa editrice Tunué e l’Associazione Librerie del Fumetto

In tempi complicati per l’editoria cartacea, c’è comunque la possibilità di stringere accordi tra operatori del settore.

Ad esempio, il mercato del fumetto si sviluppa principalmente in quattro grandi canali distributivi: le edicole, le librerie, gli stores online e le librerie del fumetto (dette anche fumetterie). I primi tre canali hanno un vantaggio competitivo importante rispetto alle fumetterie, ossia la possibilità di rendere i fumetti non venduti.

Tra le case editrici italiane specializzate in pubblicazioni a tema comics, graphic novel, animazione, letteratura, games, c’è anche la Tunué, con sede a Latina.

Recentemente, questo editore ha reso possibile per le fumetterie il reso assoluto che riguarda le novità e i titoli più venduti del catalogo Tunué.

Da tempo, i proprietari delle fumetterie chiedono di essere equiparati per la politica del reso agli altri canali distributivi.

L’accordo è nato dal dialogo con la ALF-Associazione Librerie del Fumetto e con i distributori Manicomix e Star Shop.

«Da tempo stavamo pensando alla formula giusta per cominciare a introdurre il reso assoluto nelle fumetterie. Partire con i titoli a più alta vendita e rotazione e con le novità ci è sembrato il passo giusto», ha affermato l’amministratore della Tunué, Emanuele Di Giorgi.

«Da diversi anni le fumetterie sono un veicolo fondamentale nella diffusione del fumetto in Italia, svolgendo anche una funzione di fidelizzazione dei lettori. Con il passare del tempo la difficoltà principale è stata la gestione degli stock in libreria senza possibilità di reso. Questa iniziativa ci permette di gestire meglio gli ordini e le relative giacenze. Accogliamo con soddisfazione questo accordo che da tempo stiamo chiedendo a tutti gli editori di fumetti e ai nostri principali distributori, ossia di adottare la politica del reso assoluto anche per il canale fumetterie, come già viene praticato da alcuni canali distributivi paralleli e come già viene concesso normalmente agli altri canali di vendita», ha spiegato il presidente della ALF-Associazione Librerie del Fumetto, Maurizio Gobbi.