Opportunità negli Stati Uniti per aziende italiane di gestione delle risorse idriche

Le infrastrutture idriche sono sempre più strategiche per il futuro.

In particolare, il trattamento e la gestione dell’acqua stanno diventando un tema centrale.

Il Congresso degli Stati Uniti ha recentemente approvato, in maniera bipartisan, un primo pacchetto di interventi dedicato alle infrastrutture idriche.

Il Comitato sulle infrastrutture del Senato (House of Transportation and Infrastructure Committee) ha autorizzato un investimento di 50 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni per la gestione delle acque reflue, il controllo delle inondazioni, la distribuzione dell’acqua. Negli Usa, la rete di distribuzione idrica è lunga circa 2,2 milioni di miglia.

«La qualità delle risorse idriche negli States – spiega Lucio Miranda, presidente di ExportUSA, società di consulenza che aiuta aziende e professionisti italiani ed europei a entrare nel mercato statunitense – è vessata da tecnologie non aggiornate: dagli impianti per il trattamento dell’acqua ai filtri, dalle valvole alle tubature, fino ai sistemi di monitoraggio delle perdite idriche. In particolare, aziende italiane e olandesi dispongono di tutte le competenze necessarie per aiutare gli Stati Uniti a dotarsi di sistemi innovativi per la gestione delle acque reflue».

In media, negli USA si registrano guasti alla rete idrica ogni due minuti: una perdita giornaliera pari a 22 miliardi di litri, l’equivalente di 9 mila piscine.

Nuove Energie, azienda con sede a Vicenza e specializzata nel trattamento delle acque, è operativa anche negli Stati Uniti, nel settore industriale e civile.

«Il nostro percorso in America – afferma Gianmaria Massignani, CEO di Nuove Energie – è iniziato nel 2007, quando abbiamo deciso di dotarci di intermediari per distribuire e vendere le nostre tecnologie. Nel 2010 la nostra azienda ha investito 400.000 dollari per ottenere un’importante certificazione e legittimare la presenza negli USA. Nel 2019 abbiamo poi aperto la nostra filiale negli Stati Uniti. Costituire la società sul territorio statunitense ci ha permesso di assumere tre persone, formarle, e controllare la distribuzione e i costi dei nostri prodotti. Grazie alla costituzione della società americana, la quota di fatturato relativa a tale area geografica è passata da 1 milione di dollari nel 2019 a 3 milioni di dollari nel 2022».