Crimes of the Future, ovvero l’attuale visione cinematografica di David Cronenberg sul rapporto tra il genere umano e la tecnologia

Nell’immagine: una scena del film Crimes of the Future, regia di David Cronenberg. © 2022 Lucky Red.

Dal 24 agosto 2022 nei cinema italiani, il film Crimes of the Future segna il ritorno del regista canadese David Cronenberg sul grande schermo, dopo otto anni di assenza.

Classe 1943, autore tra i più amati dagli appassionati di horror e thriller, Cronenberg ha presentato questo suo film, di cui ha firmato anche la sceneggiatura, al Festival di Cannes di quest’anno.

Crimes of the future, che prende il titolo dal suo precedente film del 1970 senza esserne il remake, rappresenta il ritorno del regista al genere del body horror, già mostrato in film come Shivers, Rabid, The Brood e La mosca. 

Dopo La promessa dell’assassino, A History of Violence e A Dangerous Method, ancora una volta David Cronenberg ha scelto Viggo Mortensen come attore protagonista. Ad affiancarlo, in questa occasione, le attrici Léa Seydoux e Kristen Stewart. 

In un futuro imprecisato, gli effetti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici hanno modificato il corpo degli esseri umani, su cui ora è possibile attuare continue mutazioni. L’ex chirurga Caprice (Léa Seydoux) sfrutta la capacità del suo compagno Saul Tenser (Viggo Mortensen) di sviluppare nuovi organi per realizzare performances artistiche di rimozione chirurgica, in cui la coppia mostra pubblicamente la metamorfosi interna dell’uomo. Questi “spettacoli d’avanguardia” attirano l’attenzione di Timlin (Kristen Stewart), investigatrice del Registro Nazionale degli Organi, ma anche di un sospetto gruppo sovversivo il cui scopo è portare l’umanità al prossimo stadio evolutivo.

La sceneggiatura del film (147 minuti di durata) era stata scritta dallo stesso Cronenberg già alla fine degli anni Novanta, ma per vari motivi il film non venne finanziato. Molti anni dopo, il produttore Robert Lantos trovò ancora attuale e rilevante il nucleo tecnologico di fantascienza di questa proposta, chiamò Cronenberg e il film venne messo in produzione. Girato ad Atene in periodo di Covid, il film esplora l’evoluzione dell’uomo e della Terra in relazione alla tecnologia.

Come spiega Cronenberg: «Crimes Of The Future è una meditazione sull’evoluzione umana. In particolare, sui modi attraverso i quali abbiamo assunto il controllo di questo processo avendo creato degli ambienti così potenti che prima non esistevano. Questo film è un’evoluzione dei lavori che ho fatto in passato. I miei ammiratori vedranno riferimenti ad altre scene e momenti dei miei film precedenti. Questo film prosegue nella mia comprensione della tecnologia connessa al corpo umano. La tecnologia è sempre un’estensione del corpo umano, anche quando sembra essere molto meccanica e non umana. Un pugno viene potenziato da una mazza o da una pietra che lanci, ma alla fine, quella mazza o quella pietra è solo un’estensione di una potenza che il corpo umano ha già. In questo punto critico della storia umana, ci si chiede: il corpo umano potrà evolversi per risolvere i problemi che abbiamo creato? Il corpo umano può sviluppare un processo per digerire la plastica e altri materiali artificiali non solo come parte di una soluzione alla crisi climatica ma anche per crescere, prosperare e sopravvivere?».