© immagine: Fondo Gianni Clerici.
Da oggi e fino al 18 maggio si svolge l’edizione 2025 dello storico torneo di tennis di Roma.
Giocato sulla terra rossa, è il torneo che ogni tennista italiano vorrebbe vincere (assieme ai tornei dello Slam).
Da giugno 2024, nel tennis il numero 1 del ranking mondiale maschile è l’italiano Jannik Sinner, che quest’anno partecipa al torneo di Roma dopo aver scontato una controversa squalifica di tre mesi per doping.
Fondato nel 1930, questo torneo Masters 1000 si svolge al Foro Italico di Roma dal 1950.
Nel 2010, per l’ottantesimo anniversario del torneo, uscì per Rizzoli il libro Gianni Clerici agli Internazionali d’Italia: cronache dello Scriba 1930 – 2010, che contiene una raccolta dei migliori articoli scritti da Gianni Clerici sul torneo di Roma.
Gianni Clerici (1930 – 2022) è stato un tennista, giornalista, scrittore, drammaturgo e poeta italiano.
Il suo soprannome era “lo scriba del tennis”: per molti anni, infatti, ha scritto di tennis sui giornali, con un particolare stile di scrittura che lo contraddistingueva tra i giornalisti italiani.
Assieme al giornalista Rino Tommasi (1934 – 2025), è stato tra i commentatori tecnici italiani più importanti.
Dopo la scomparsa di Gianni Clerici, avvenuta il 6 giugno 2022, la famiglia ha deciso di donare il suo archivio e la sua biblioteca al Centro di Documentazione e Ricerca “Raccolte Storiche” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nella sede a Brescia in Via della Garzetta 48.
Francesco Rognoni, docente di Letteratura inglese e americana nelle sedi di Brescia e di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha svolto un ruolo rilevante nella creazione di questo Fondo inaugurato nella primavera del 2023.
Dal 2024, inoltre, si svolge il Gianni Clerici Day all’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel periodo primaverile.
Attualmente, il Fondo ha partnerships con: Club delle Balette, Il Tennis Italiano, Ubitennis.
La collezione è così composta: più di un migliaio di monografie, numerose annate di riviste settoriali italiane, francesi, inglesi e americane; l’archivio documentale con appunti, bozze (tra cui i dattiloscritti di alcuni suoi romanzi con le correzioni manoscritte di Sergio Ferrero, Mario Soldati e Giorgio Bassani) e testi inediti; la corrispondenza; la raccolta completa dei suoi articoli divisi per anno; oltre 300 tra manifesti, locandine e stampe preparatorie per le sue pubblicazioni; più di 1700 fotografie.
Carlotta Clerici, figlia di Gianni Clerici e drammaturga in Francia, spiega: «Papà teneva tutto, era un collezionista nato. Nel suo studio abbiamo trovato testi corretti a mano da Giorgio Bassani e Mario Soldati, i taccuini delle interviste, i libri che leggeva per scrivere i suoi, alcuni incipit di romanzi che non hanno visto la luce e naturalmente le diverse versioni dei suoi testi. Credo se ne possa ricavare una sorta di “metodo Clerici” prezioso per i giovani, compresi, forse, i suoi aspiranti colleghi di domani».
Nel video di seguito, Francesco Rognoni spiega la nascita del Fondo Gianni Clerici.