Una storia interessante per monitorare i cambiamenti in atto nella pubblicità.
Se i media sono la pelle della società, la pubblicità è una delle parti più sensibili ed è una delle cartine di tornasole per vedere cosa sta accadendo nel tessuto sociale.
Londra è, storicamente, la capitale europea dell'advertising. E proprio dalla capitale inglese arriva la storia di LONDON Advertising, agenzia globale che si sta muovendo secondo logiche adatte ai tempi attuali.
Michael Moszynski (partner fondatore ed amministratore delegato) e Alan Jarvie (partner fondatore e direttore creativo), dopo quattordici anni in M&C Saatchi, quest'anno hanno dato vita a LONDON, nella convinzione che ci sia un modo migliore, più veloce e più conveniente per produrre lavori di qualità per ogni paese nel mondo. L'impostazione organizzativa è snella: una sede unica, a Londra; una rete di copy-writers in lingua locale nel mondo; costi sotto controllo sia per l'agenzia sia per il cliente. LONDON pubblica, infatti, i suoi costi di produzione e il cliente può calcolare il risparmio che otterrebbe con LONDON utilizzando il LONDON production Cost Saving Calculator.
Produzione snella, adattabilità ai diversi mercati nel mondo, costi sotto controllo, prezzi competitivi, creatività globale, utilizzo di internet: come cambia la pubblicità al tempo della recessione. I mari della pubblicità si sono fatti più insidiosi e difficili da navigare, e questo era visibile già prima della crisi. La rotta per arrivare alle nuove terre della pubblicità è ancora da definire con chiarezza e, in tal senso, la pubblicità non convenzionale sembra a volte la soluzione dei problemi a volte un farmaco che per funzionare richiede dosi ogni volta più elevate.
La pubblicità si muove tra le possibilità della creatività e la concretezza dei risultati: l'idea di Moszynski e Jarvie mi sembra vada in una direzione che possa portare buoni risultati sia nell'attuale fase economica sia in un futuro a lungo termine.
Sul sito di LONDON è presente anche un recente ed interessante report – scaricabile – sul marketing nel mondo al tempo della recessione (sono citati anche due casi italiani: Eni e Fiat). All'interno del report, che verrà aggiornato ogni trimestre, è stato elaborato anche un Global Marketing Sentiment Index, che mostra un risultato meno scontato del previsto. L'indagine è stata riassunta attorno a due temi chiave:
– Nel mondo, i paesi come hanno risposto alla recessione?
– Come i brand hanno trasformato la recessione in una opportunità?
Scarica Recession Marketing – a Global Report by LONDONAdvertising – summer 2009