L’algoritmo è un concetto fondamentale dell’informatica, ed è definibile come un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari.
Chi frequenta il mondo dell’innovazione sa già che gli algoritmi sono destinati ad essere sempre più presenti nella vita futura degli esseri umani, per via dello sviluppo tecnologico che continuerà nei prossimi anni.
Chi invece ancora non conosce bene gli algoritmi ha una occasione per assistere, gratuitamente, ad un dibattito tra due esperti di questo argomento.
Si tratta del “processo all’algoritmo” che verrà messo in scena venerdì 24 novembre 2017, alle ore 18,30 a Roma, nella sede dell’Associazione Civita, Piazza Venezia 11.
Questo “processo” fa parte degli eventi organizzati dall’Associazione per la Retorica: questa Associazione (basata a Roma e nata nel 2015) intende rilanciare la conoscenza e l’uso consapevole degli strumenti comunicativi tipici della retorica, soprattutto nei mondi della politica, del business e dell’innovazione. Presidente dell’Associazione per la Retorica: Flavia Trupia, consulente di comunicazione, ghostwriter, blogger. Vicepresidente: Andrea Granelli, presidente di Kanso, società di consulenza specializzata in innovazione e gestione del cambiamento. Segretario generale: Paolo Celata, giornalista Tg La7.
Il processo all’algoritmo inizia da una domanda fondamentale: è vero che l’essere umano è – per sua natura – opaco, inaffidabile e propenso all’errore, mentre gli algoritmi non sbagliano mai, non vengono distratti dalle emozioni e sono – per costruzione – trasparenti e sempre in grado di spiegare il criterio con cui hanno deciso?
Sintetizzando le posizioni a favore o contro l’algoritmo:
L’algoritmo è un amico fedele, ma può essere invadente.
L’algoritmo fa trovare quello che cerchi, ma sa cosa ti piace, dove vai, cosa fai e con chi.
L’algoritmo ti difende dalla “valanga” delle informazioni, ma sceglie lui al tuo posto.
L’algoritmo non ha emozioni e non sbaglia mai, ma non cambia idea.
L’algoritmo è sempre al tuo fianco: è bene o è male?
Le parti in causa saranno, da una parte, Andrea Granelli, e dall’altra Guido Scorza, avvocato, docente di Diritto dell’Informatica presso il Master in Informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie dell’Università di Bologna, membro del gruppo di lavoro sulla Trasformazione Digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, autore (con Anna Masera, giornalista e public editor La Stampa) del libro Internet. I nostri diritti (Laterza editore 2016).
Granelli sosterrà il ruolo di difensore dell’algoritmo, mentre Scorza ne metterà in discussione i lati oscuri.
Il pubblico presente in sala decreterà l’innocenza o la colpevolezza dell’algoritmo, tramite applausi, e potrà suggerire argomentazioni ai due contendenti.
Introduce il dibattimento, Andrea Talamonti, coordinatore di Civita Hub-titude. Ad interpretare il ruolo del giudice sarà Flavia Trupia, presidente dell’Associazione Per La Retorica.
Non verrà premiato l’oratore con la migliore “parlantina”, ma quello in grado di portare le argomentazioni più valide per approfondire il tema in discussione.
Favorevoli o contrari all’algoritmo?