Passato, Presente e Futuro, secondo Alberto Abruzzese [Video]

Nell’immagine: Alberto Abruzzese.

Concludiamo il 2025 con un viaggio nel tempo.

Per chi ha più di 40 anni, il passaggio dall’immaginario novecentesco a quello del XXI secolo è un transito bifronte.

Da una parte, c’è il ricordo dell’epoca analogica, dall’altra c’è il pensiero su come affrontare il presente e il futuro avendo davanti a sé un panorama caratterizzato da incertezza e confusione.

Nel 2026, avranno 40 anni film come Nove Settimane e ½, Top Gun, Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, Velluto blu, Highlander – L’ultimo immortale, La mosca, Howard e il destino del mondo, Il colore dei soldi, Mr. Crocodile Dundee, Pericolosamente insieme, Sid e Nancy, Qualcosa di travolgente, Sposerò Simon Le Bon, King Kong 2, Poltergeist 2.

E ancora, ai Mondiali del 1986 Diego Maradona segnava gol che sarebbero entrati nella storia del calcio.

Nello stesso anno, Antonello Venditti cantava Ci vorrebbe un amico.

A febbraio 2026, ricorreranno i 10 anni dalla scomparsa di Umberto Eco.

Negli ultimi 20 anni, abbiamo assistito alla crisi della democrazia, dei media e del capitalismo, con il complesso passaggio dal capitalismo storico al capitalismo finanziario.

Nel 2016, il mediologo Alberto Abruzzese – classe 1942, tra i fondatori degli studi di comunicazione in Italia – ha dedicato una riflessione ai grandi temi di questa epoca, ragionando sul passato, sul presente e sul futuro.

Di seguito: il video (21′ 55”).