Nell’immagine: la città di Genova.
Una giornata, quella di venerdì 10 maggio 2019 a Genova, dedicata alla discussione sul processo di riqualificazione della città di Genova.
È quanto avvenuto all’Hotel Meliá, dove si è svolta l’incontro Social Impact Investments of Family Offices and Family Businesses. Genoa: a case study.
L’evento è stato reso possibile dal lavoro congiunto di The Family Officer Group – Family Office guidato a Londra da Matteo Cerri – e delle istituzioni locali genovesi.
«Genova non è ancora ben conosciuta per la sua storia e per la sua forza economica: con questo incontro, vogliamo rimetterla sulla mappa degli investimenti, soprattutto di quelli ad impatto sociale. Nel corso della Storia, numerose famiglie genovesi sono andate nel mondo e hanno operato bene», ha dichiarato Matteo Cerri.
Tra i presenti in sala, gli esponenti di alcune storiche famiglie genovesi di imprenditori e alcuni operatori del mondo finanziario di Londra.
Giovanni Mondini, vice presidente ERG S.p.A. e presidente di Confindustria Genova, ha spiegato: «ERG è nata nel 1938 a Genova. Nel corso degli ultimi anni, la nostra azienda ha diversificato la produzione di energia, facendo leva anche sul solare, sull’eolico e sull’idroelettrico. Su 750 dipendenti, abbiamo una media di sei giornate all’anno di formazione per ogni dipendente. Il 93% dei nostri contratti è a tempo indeterminato. Genova ha una sua sostenibilità economica e una sua qualità di vita, ma bisogna fare di più per la logistica della città».
«Genova – ha dichiarato Stefano Balleari, vice sindaco di Genova – è il vero porto dell’Europa Centrale, ed è il mare della Svizzera. Nell’aprile 2020, il nuovo ponte Morandi sarà completato. Stiamo lavorando sulle infrastrutture da e per Genova, soprattutto per facilitare i collegamenti con il Nord Europa».
Barbara Grosso, assessore alla Cultura e al Marketing Territoriale di Genova, ha aggiunto: «Stiamo lavorando alla valorizzazione della cultura a Genova, usando anche gli strumenti del marketing. Nell’ultimo anno, c’è stato un aumento del 3% delle visite turistiche nella nostra città».
Importanti anche le parole di Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio di Genova: «La storia di Genova è storia di famiglie. Anche se è una città cattolica, Genova ha quasi una etica protestante del capitalismo, e il capitalismo genovese ha saputo adeguarsi allo spirito dei tempi. A Genova, si trovano numerose realtà imprenditoriali. In questo momento, in città ci sono 40.000 appartamenti vuoti. E forse non tutti sanno che a Genova si trova una delle più importanti collezioni d’arte giapponese al di fuori del Giappone. Un contratto firmato da un genovese è un contratto che viene rispettato, perché un genovese sa che il credito si basa sulla fiducia».
Inoltre, come ha puntualizzato Francesco Maresca, consigliere delegato per il porto del Comune di Genova: «Il porto di Genova produce 56 mila posti di lavoro in città e 122 mila in tutta Italia. Se non si cambiano le norme burocratiche, non sarà possibile costruire una città a misura di investimenti».
Durante la giornata, Simonetta Cenci, assessore all’Urbanistica, al Demanio e all’Edilizia Privata del Comune di Genova, ha presentato il sito web www.genovameravigliosa.com che sintetizza le aree di investimento più interessanti a Genova.
Oltre alla disamina della situazione locale di Genova, l’altro grande tema della giornata è stato il ruolo della finanza ad impatto sociale sullo sviluppo locale e globale.
Ne ha parlato Filippo Addarii, co-fondatore e Ceo di Plus Value a Londra: «L’impatto sociale riguarda le politiche pubbliche, e devo dire che le istituzioni stanno fallendo in questo senso. Attualmente, si sta formando una nuova generazione di fondi di investimento attenti al ritorno sociale degli investimenti. L’instabilità sociale e il cambiamento climatico sono le sfide del futuro dell’umanità. Poiché i Family Offices investono per preservare il capitale delle famiglie imprenditoriali e per garantire un futuro alle prossime generazioni di queste famiglie, ecco aumentare l’interesse per il benessere delle persone e delle comunità».