Sono appena partiti tre fondi di investimento che mirano a sostenere attività di business in Italia.
Già dal 2015, DeA Capital Alternative Funds SGR (sede a Milano) aveva creato il primo fondo italiano di private equity specializzato nel settore agroalimentare (Taste of Italy 1, con una dotazione di 218 milioni di euro). Ora, è in partenza il fondo Taste of Italy 2, con un obiettivo di raccolta tra i 250 e i 300 milioni di euro: questo nuovo fondo opererà sia in Italia sia in Spagna (Madrid) e proseguirà la strategia di investimento di Taste of Italy 1. A guidare Taste of Italy 2: Pierluca Antolini e Andrea Bertoncello, con Leopoldo Reaño a guidare la sede spagnola. Tra le operazioni di investimento effettuate nell’ambito di Taste of Italy 1, anche quelle su La Piadineria, Alice Pizza, Gelati d’Italia, Lurisia (acque minerali e bibite naturali). Con questo nuovo fondo, DeA Capital Alternative Funds SGR rafforza la propria presenza nel settore agroalimentare: nel 2018, aveva già creato il Fondo Agro (80 milioni di euro), che investe in società agricole con proprietà fondiarie di almeno 150 – 300 ettari e gestione basata su tecniche innovative di agricoltura.
“Eureka”, in greco antico, significa “ho trovato, ho scoperto”. Ed Eureka! Venture SGR (sede a Milano) è il fondo di investimento finalizzato a sostenere le scoperte dei ricercatori italiani in campo scientifico e tecnologico. Di particolare interesse per chimici, ingegneri chimici, biologi, fisici, questo fondo parte con una dotazione di 30 milioni di euro. Le innovazioni nel campo della scienza e dell’ingegneria dei materiali sono tra le aree di investimento più interessanti per i gestori di questo fondo: Stefano Peroncini, Salvatore Majorana, Anna Amati, Meta Group. L’obiettivo è di realizzare circa 28 investimenti nei prossimi 10 anni. Stefano Peroncini (co-fondatore e azionista di maggioranza di Eureka! Venture SGR) parteciperà al Circular Ocean Forum di giovedì 14 novembre 2019 a Genova (Palazzo Tursi, ingresso gratuito, registrazione qui).
Da Milano alla regione Lazio, ora.
United Ventures SGR è un gestore italiano indipendente di venture capital specializzato in investimenti in società innovative nel settore delle tecnologie digitali. Fondata nel 2013 a Milano da Massimiliano Magrini e Paolo Gesess, United Ventures SGR gestisce oltre 170 milioni di euro raccolti da investitori istituzionali italiani e internazionali.
United Ventures e Lazio Innova hanno appena annunciato la partenza del fondo parallelo United Ventures II Lazio (UV2L), con una dotazione di 10 milioni di euro. Il fondo, co-finanziato dalla Regione Lazio con risorse europee del POR FESR 2014-2020, risponde alla strategia di United Ventures di intensificare l’attività di ricerca e investimento nel Lazio, regione nella quale United Ventures ha trovato imprenditori di qualità.
La prima società a entrare nel portafoglio del fondo UV2L è stata la romana Exein, fondata da Gianni Cuozzo nel 2018. La società, che opera nel settore della cybersecurity, ha l’obiettivo di mettere in sicurezza il firmware dei dispositivi di infrastrutture critiche e industriali e delle piattaforme Internet of Things. Exein si propone di realizzare la security of things, producendo un software che può essere inserito nell’hardware per difenderlo dall’interno, operando direttamente sul firmware a un livello più profondo.
Massimiliano Magrini, co-fondatore e managing partner di United Ventures, ha dichiarato: «Il processo di digitalizzazione di interi settori industriali è appena iniziato, e il nostro obiettivo è quello di supportare imprenditori di talento nello sviluppo di imprese tecnologiche che possano attuarlo. Siamo contenti di fare parte di questo progetto di Lazio Innova che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra settore pubblico e settore privato».
Andrea Ciampalini, direttore generale di Lazio Innova, ha sottolineato: «L’investimento di Lazio Innova nei fondi di venture capital, come il caso di UV2 Lazio, è una parte importante della strategia della Regione Lazio per il sostegno all’innovazione e a chi vuole fare impresa innovativa in questo territorio. Nel caso di United Ventures, la partnership tra pubblico e privato prevede anche uno specifico e innovativo contributo ai costi di scouting, che pensiamo possa rafforzare la presenza di un operatore qualificato come United Ventures nella nostra regione».