Scrivere testi scientifici, al tempo del digitale

Anche se, in molti casi, non ha più quel significato “storico” che aveva in passato, la scrittura della tesi di laurea (e in generale, di testi scientifici) rappresenta ancora l’ultima prova per chiunque voglia arrivare ad un titolo di studio accademico.

Già negli anni Settanta, Umberto Eco aveva scritto un manuale intitolato Come si fa una tesi di laurea (Bompiani 1977, con numerose edizioni successive con lo stesso editore).

Nel frattempo, la scrittura ha vissuto delle evoluzioni. E al giorno d’oggi, la scrittura usata nella vita quotidiana è sempre più influenzata dal linguaggio e dalle espressioni in uso nel mondo digitale. Peraltro, il modo di scrivere delle generazioni più giovani è diventato più vicino alla sintesi che alla formalità.

Ma quando si tratta di scrivere testi scientifici (in qualsiasi campo del sapere), bisogna osservare alcune regole di scrittura.

In tal senso, un paio di anni fa, Ruggero Eugeni, docente di semiotica dei media e direttore dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano, ha scritto un manuale (non lunghissimo ma con tutto il necessario) per coloro che debbano scrivere una tesi di laurea o una tesina o un testo scientifico. Sul web, si trovano i materiali più disparati su molti argomenti: ciò che rimane essenziale è la capacità di documentarsi selezionando materiali pertinenti e di esprimere un ragionamento che conduca a qualcosa di nuovo e utile da sapere. Naturalmente, per chi sceglie la strada della ricerca, la capacità di scrivere in maniera scientifica si affina nel corso del tempo. Ma conoscere le regole di base fa bene a tutti.

‘Manuale di scrittura per tesi di laurea e papers’ – Ruggero Eugeni 2013