L’archivio della generatività italiana

Human kind

Ieri, a Roma, è stato presentato l'Archivio della Generatività Italiana. Si tratta di un progetto di lungo periodo che mira a far emergere le qualità dell'Italia che guarda al futuro e riesce a farcela nonostante la crisi.

La presentazione si è svolta all'Istituto Luigi Sturzo e sono intervenute le persone finora coinvolte in questo progetto, di cui una figura emblematica può essere Brunello Cucinelli, imprenditore che sostiene un nuovo modo di concepire i rapporti tra l'azienda e le persone che vi lavorano.

L'Istituto Luigi Sturzo e l'Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica di Milano hanno infatti avviato, due anni fa, una raccolta scientifica di storie di persone che hanno creato imprese ed attività in grado di "far funzionare" un territorio, mettendo insieme creatività, saperi, relazioni e progettualità. Gli ambiti: profit, no profit e pubblica amministrazione.

Flavia Nardelli, segretario generale dell'Istituto Sturzo, ha introdotto i lavori:"L'archivio della generatività intende guardare al futuro. Stiamo raccogliendo una serie di casi accomunati da caratteristiche specifiche della generatività italiana: valore e intraprendenza, innovazione e mobilitazione, fedeltà e fiducia, affettività e desiderio, adeguatezza e riformismo, sensibilità e sostenibilità, resistenza e sacrificio".

Mauro Magatti, preside della Facoltà di Sociologia dell'Università Cattolica di Milano, ha spiegato:"Abbiamo fatto nascere questo archivio a partire dall'assunzione di responsabilità di un gruppo di professori ed operatori aziendali e no profit. Per uscire dall'attuale crisi – economica e sociale – bisogna ricorrere alle forze profonde del Paese. Crediamo che l'utilizzo di internet in Italia debba essere specifico e debba andare ad intrecciarsi con la narrazione di storie concrete. C'è ancora qualcosa di bello da costruire tra efficienza, tecnica, intelligenza, cuore e fibra morale. L'archivio vuole essere uno strumento e parte con una ventina di casi: contiamo di arrivare a circa 150 storie entro il 2011. A livello operativo, ci sono due redazioni: una a Roma e una a Milano".

Successivamente, ha preso la parola Corrado Passera, amministratore delegato Gruppo bancario Intesa Sanpaolo:"Bisogna cercare di capire in profondità questo modello italiano che fa sì che l'Italia sia migliore di come viene dipinta. L'idea di chinarsi ad ascoltare senza pregiudizi potrebbe portare a a capire e a tirar fuori energie nascoste in Italia. Questa è una ricerca aperta fatta da persone che ci credono, alla ricerca di linguaggi che sanno avvicinare, mettendo insieme scienza e religione".

Ha proseguito Gianpaolo Barbetta, dirigente della Fondazione Cariplo:"Quando è arrivata  la proposta di questo archivio alla Fondazione Cariplo, siamo rimasti un po' stupiti. Abbiamo deciso di prendere dei rischi. Continuo, tuttavia, a vedere una difficoltà: ovvero il passaggio da iniziative emblematiche, come questa, ad iniziative politiche. Le politiche non si fanno soltanto usando sensazioni ma anche leggendo i fatti. Nel caso dell'archivio della generatività italiana, vedo comunque la volonta di creare un soggetto catalizzatore di attenzioni".

Roberto Mazzotta, presidente dell'Istituto Sturzo e di Mediocredito Italiano, ha concluso l'incontro affermando:"E' importante la scelta dell'Istituto Sturzo come casa nella quale costruire questo progetto. Questa è una casa con una carta d'identità chiara, ma senza limitazioni e preconcetti. In questo momento storico di mortificazione collettiva, si intende fare riferimento ad un senso di orgogliosa responsabilità e di valorizzazione delle ricchezze alla base della società".