Per un pugno di dollari (online)

Online investments
E' da quando avevo 11 anni che mi occupo di sviluppo del capitale. E' il mio lavoro. Un'altra perla di Warren Buffett (1930), economista ed imprenditore americano considerato, da più parti, il migliore investitore degli ultimi 50 anni.

Ma negli ultimi due decenni, il mondo degli investimenti è diventato un far west degno del film Per un pugno di dollari (1964, regia di Sergio Leone).

Al giorno d'oggi, sul web si trovano le più svariate proposte d'investimento. E anche se ama le cose tradizionali, Buffett ha sempre applicato e continua ad applicare un metodo innovativo negli investimenti: usa il buon senso. Tale metodo rappresenta una grande innovazione anche in molte altre situazioni della vita, ma non è il tema di questo post.

Qui ed oggi, trattiamo di educazione finanziaria: un argomento trasversale alle generazioni e sempre più importante per i giovani (su questo tema e con riferimento anche alla realtà italiana, è possibile consultare anche il post L'universo degli investimenti su questo NòvaBlog, ottobre 2012).

Ed è notizia di pochi giorni fa, ad esempio, il fatto che alcuni banchieri e dirigenti di banca inglesi saranno invitati a tenere corsi di educazione finanziaria nelle scuole del Regno Unito [fonte: Financial Times].

"Alcuni dei responsabili della più grave crisi economico-finanziaria degli ultimi 30 anni ora salgono anche in cattedra per insegnare la gestione del denaro. E' il colmo", dirà qualcuno.

Osservazione legittima. Soprattutto a partire dagli anni Novanta, espressioni come "ingegneria finanziaria" e "finanza creativa" sono state molto in voga…

Ed oggi, l'esigenza di una educazione finanziaria a scuola è diventata ormai imprescindibile. Ovviamente, si tratta di insegnare le basi dell'economia e della finanza, senza pubblicizzare i prodotti d'investimento della propria azienda.

Anche le istituzioni americane hanno iniziato a comprendere l'importanza della financial literacy (l'alfabetizzazione finanziaria) dei cittadini. Ad esempio, nel 2011 e nel 2012 sono stati realizzati due studi su questi temi, in àmbito istituzionale Usa. Files .pdf qui sotto. Il primo studio è stato realizzato dalla U.S. SEC (Security and Exchange Commission), mentre il secondo è a cura della Library of Congress.

Scarica Study regarding 'Financial Literacy among investors' by U.S. Security and Exchange Commission – august 2012

Scarica Study regarding 'Financial Literacy amog Retail Investors in the United States' by Federal Research Division, Library of Congress, USA, december 2011

Oltre alle istituzioni, il tema è di interesse anche per chi si occupa di innovazione. Per esempio, WealthFront è una start up americana che si occupa di gestione degli investimenti per persone al di sopra dei 21 anni d'età e con un capitale minimo di 5 mila di dollari da investire. Fino a 10 mila dollari, la gestione degli investimenti è gratuita ed oltre questa soglia viene applicato un fee annuale dello 0,25%. Nel team, vi sono esperti di investimenti finanziari, membri provenienti dalla Stanford University, ricercatori con un background aziendale. Tra gli investori, anche Marc Andreessen e Ben Horowitz.

Quando si parla di start up americane, il pensiero corre alla Silicon Valley, situata nella parte Nord della California. Nel frattempo, è nata anche una piattaforma per start up tecnologiche, localizzata nel Sud della California: K5 Ventures.

E cosa dire dell'ultima ondata di quotazioni di social networks e aziende hi-tech a Wall Street? A parte rari casi positivi, l'andamento in Borsa ha generalmente deluso chi ha investito nelle nuove forme di comunicazione ed intrattenimento online, a conferma che caratteristiche del prodotto e fisiologia di Wall Street seguono due ritmi diversi. Si tratta di un trend destinato a proseguire? Di sicuro, una eccessiva fretta di sbarcare a Wall Street è un segnale da valutare con attenzione. E tra i social networks generalisti, anche Twitter si avvia alla quotazione a Wall Street, con una IPO che, come riporta Forbes.com, è prevista tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, con valutazioni stimate attorno ai 10 miliardi di dollari.

Conoscere la storia fa sempre bene, anche e soprattutto in Borsa.

Chiudiamo allora con questa infografica sulle dieci maggiori IPO internet nel periodo 2002 – 2012. [fonteVincentabry.com, marzo 2012]

Infographic on Top 10 internet IPOs at Wall Street, 2002 - 2012