La moda è quello che uno indossa. Fuori moda è quello che indossano gli altri, diceva, con il suo stile sferzante, Oscar Wilde (scrittore e poeta irlandese, 1854 – 1900).
Al giorno d'oggi, con l'avanzata dei (nuovi) media social, come sta evolvendo l'industria della moda? Senza dubbio, i fashion brands hanno trovato nuovi canali di comunicazione, ed anche i liberi professionisti del mondo della moda hanno avuto accesso ad una vetrina globale. Attualmente, inoltre, i big data sembrano essere il nuovo "eldorado" per chiunque voglia estrarre informazioni di business rilevanti dall'ampio flusso di comunicazione che scorre in rete.
Una start up londinese, Editd, si occupa esattamente dell'incrocio fra big data e abbigliamento, fornendo dati finalizzati ad ottimizzare le decisioni commerciali dei retailers. Fondata nel 2009 a Londra da Geoff Watts e Julia Fowler, questa start up si pone dunque come uno strumento di business intelligence nel campo della moda.
Per chi fosse più interessato al lato creativo, OnePiece è invece l'idea avuta nel 2007 da tre ragazzi norvegesi (Henrik, Knut e Thomas): ovvero un abito composto soltanto di un pezzo, disponibile per uomini, donne e bambini. L'idea ha trovato apprezzamento e i tre hanno in seguito aperto una sede a Londra. Qui c'è la lista dei punti vendita (anche in Italia). E' possibile acquistare anche online.
Per chi desidera acquistare vestiti per bambini e bambine, c'è anche Officina Dada, fondata a Roma da Daniela Fantozzi nel 2012, con una specializzazione in vestiti fatti a mano per bambini e bambine.
E per finire, è in arrivo l'edizione 2013 della Vogue Fashion's Night Out, in programma giovedì 12 settembre a Firenze e martedì 17 settembre 2013 a Milano.