A volte ritornano (in Borsa)

Borsa

Forse non tutti sanno che venerdì scorso, 1 novembre 2013, è tornata in Borsa la Kodak, storica azienda dell'industria delle tecnologie per la fotografia.

Dopo il delisting dalla Borsa americana nel 2012, ecco dunque ricomparire a Wall Street (al New York Stock Exchange, con il nuovo ticker KODK) un'azienda i cui prodotti sono stati usati nei decenni scorsi da fotografi ed appassionati di fotografia.

Nel mercato finanziario Usa, d'altra parte, a volte accade che alcune aziende siano sospese o espulse dal listino, per i motivi più vari: dal fallimento dei conti finanziari dell'azienda fino a scandali di vario genere. Così come accade che un'azienda possa ritornare in Borsa, dopo aver risanato la propria situazione (risanamento che può essere più o meno doloroso in termini occupazionali e di riorganizzazione aziendale).

La "seconda vita" della Kodak, ad esempio, inizia ora come azienda focalizzata sulle tecnologie dell'immagine per il business. E con un finanziamento di 1 miliardo di dollari da parte di J. P. Morgan, Bank of America, Merrill Lynch e Barclays.

E durante questa settimana, è previsto l'arrivo di Twitter a Wall Street. I rumors si susseguono e come sempre nel caso delle IPO, bisogna valutare attentamente le potenzialità dell'azienda.

Il settore dei social networks generalisti è molto competitivo e finora nessuno ha conquistato una posizione di leadership in termini di investimento. Probabilmente, soltanto LinkedIn è riuscito a ritagliarsi un posizionamento stabile come social network di riferimento per quanto riguarda il mondo del lavoro.

Con l'eccezione di Google, è interessante anche notare come tutti i business del web che hanno avuto successo di pubblico in questi ultimi anni abbiano ancora difficoltà a trovare un modello di business "sicuro".

Gli utenti sono interessati alla funzionalità del servizio web offerto, ma per Wall Street sono altri i parametri che contano: ovvero i numeri aziendali e la capacità di generare profitti e crescita. E sarà così anche per Twitter e per gli altri business del web che arriveranno in Borsa nel futuro.