New York & Low Cost

 

 

Fra le guide di viaggio su New York destinate al pubblico italiano, New York Low Cost. Guida anticrisi alla città più cool del mondo – scritta da Alice Avallone e Leonardo Staglianò, BUR-RCS Libri editore (Milano 2014, pp. 416, euro 12,90) – ha il pregio di essere molto collegata con lo spirito del tempo.

Andando al di là della ormai storica presenza di New York nell’immaginario collettivo degli italiani (legata all’idea della città, e del Paese, dove everything is possible), le pagine del libro riescono ad illustrare i nuovi modi di viaggiare in modalità low cost con una scrittura fresca e godibile. Ricco di riferimenti reperibili online e di indicazioni pratiche su come vivere con disinvoltura un’esperienza di viaggio nella città più mediatica del mondo, il volume contiene anche una cartina pieghevole estraibile con l’ubicazione di tutti i luoghi citati nella guida.

Le indicazioni fornite sono di prima mano, poiché gli autori (Avallone, classe 1984 e fondatrice del portale di viaggi Nuok.it, e Staglianò, classe 1978 e sceneggiatore) hanno trascorso una parte della loro vita nella Grande Mela e ancora oggi la frequentano appena ne hanno l’occasione.

Tra gli aspetti interessanti del libro, c’è anche quello di aver smontato il mito degli italoamericani di New York che vivono soltanto a Little Italy, in zona Manhattan. Al giorno d’oggi, nel XXI secolo, gli italoamericani di terza e quarta generazione vivono invece soprattutto in quartieri come Belmont e Bensonhurst: nelle zone di Brooklyn e di Staten Island sono collocate le nuove Little Italy.

Dalle indicazioni su dove dormire e mangiare a costi contenuti a come districarsi nella rete della metropolitana, dalle attività culturali allo shopping, con attenzione anche alle esigenze dei più piccoli (una intera sezione è dedicata alla fascia 0 – 12 anni), i due autori prendono per mano il potenziale viaggiatore e lo conducono alla scoperta di una metropoli che riserva sempre sorprese, scrivendo nell’introduzione al libro:”Raccontare New York è come raccontare il mondo, ma in anticipo; ne siamo convinti, e pensiamo anche che ciò sia vero solo a patto di vivere l’intera città, nella sua bellezza e complessità, andando oltre i luoghi comuni e mettendo in evidenza i contrasti fra tradizione e modernità che la animano“.