Credits: Carlo Ratti Associati, 2016.
Vedete questo “vascello” nell’immagine qui sopra? Bene, le persone che si trovano al suo interno stanno facendo esercizio fisico e contemporaneamente stanno producendo energia che alimenta il vascello.
Si tratta di una struttura – chiamata The Paris Navigating Gym – recentemente realizzata dall’architetto e ingegnere Carlo Ratti (che lavora soprattutto in Italia, a Torino, in Gran Bretagna, a Londra, e negli Stati Uniti, a Boston), assieme ai suoi collaboratori, in partnership con Technogym (azienda italiana leader nel settore delle attrezzature per il fitness), Terreform One (gruppo di architetti attivi nel no-profit), Urbem (istituto operante in progetti di rigenerazione urbana). Questa “imbarcazione-palestra”, inaugurata a Parigi, sul fiume Senna, ha una lunghezza di venti metri, può contenere quarantacinque persone, e può navigare grazie all’energia prodotta dagli esseri umani.
Il rapporto tra modalità di produzione dell’energia e forme innovative di mobilità è destinato ad intensificarsi, soprattutto con riferimento alla dimensione della sostenibilità ambientale.
In tal senso, proseguono le attività di EthicalFin, società di investimenti diretta da Alessandro Mele a Londra, specializzata nel finanziamento di aziende del clean tech e delle energie rinnovabili. “Attualmente – spiega Alessandro Mele, fondatore e Ceo di EthicalFin –, stiamo espandendo il nostro network di partners d’investimento, soprattutto tra i Fondi e tra i Family Offices più sensibili agli aspetti ambientali e di sostenibilità degli investimenti. In questo momento, stiamo lavorando per raccogliere capitali destinati a diverse attività, tra le quali: un progetto di co-housing a Milano; la costruzione di una smart city in Brasile; l’acquisizione di alcuni non-performing loans in Italia; la costruzione di progetti di efficienza energetica in Italia; lo sviluppo di una tecnologia innovativa per la gestione dei rifiuti e la produzione di energia negli Stati Uniti, in California“.
Volando su queste zone, c’è in corso di sviluppo anche un drone eco-friendly a pannelli solari, realizzato da tre giovani italiani: Riccardo Rigamonti (22 anni), Andrea Zamuner Cervi (25 anni) e Noemi Salaris (24 anni). Si tratta di un drone ad ala fissa, in grado di volare come un aereo standard, alimentato da pannelli solari e composto di materiale biodegradabile derivato dall’amido del mais, con un peso totale di 250 grammi. Il motivo di questo peso fissato a 250 grammi è dovuto al fatto che, nella maggior parte dei paesi del mondo, i droni con un peso inferiore ai 250 grammi possono accedere a semplificazioni normative riguardanti il volo in città. In Italia, l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) ha istituito la categoria di peso entro i 300 grammi, e i droni in questa categoria possono volare in città se rispettano determinati prerequisiti. Dopo la fase di prototipazione, Rigamonti, Zamuner Cervi e Salaris vorrebbero passare alla fase di effettiva messa in produzione, e hanno lanciato una campagna di crowdfunding su Indiegogo.
In tema di denaro, chi ha un immobile destinato ad uso commerciale sa bene che la fattura dell’energia elettrica incide sui costi dell’attività lavorativa. E all’inizio del 2016, è nata Powart: si trova in Sicilia ed è un’azienda che si occupa di Energy Management. Gli agenti Powart studiano i costi dell’energia elettrica delle imprese e propongono soluzioni di efficienza energetica, lavorando per promuovere la cultura dell’energia rinnovabile. Tutto ciò, con una attenzione particolare per l’arte contemporanea, sostenuta dalla partnership con realtà come l’art factory Dimora OZ di Palermo e l’ormai celebre Farm Cultural Park di Favara (Agrigento). In questi giorni, Powart ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il Comune di Palermo per fornire energia elettrica a prezzo agevolato ai commercianti e agli imprenditori in crisi di Palermo. Chi desidera farne richiesta può scrivere a: info@powart.it.
Collegato al tema dell’energia, c’è quello dei trasporti. Anche qui, ci sono innovazioni in corso.
Ad esempio, la app mytaxi è stata fondata nel 2009 dai tedeschi Niclaus Mewes e Sven Külper con l’idea di creare un collegamento diretto tra tassista e passeggero. Nel corso degli anni, c’è stato un percorso di crescita: dal 2014, mytaxi è una società sussidiaria della Daimler AG, e nel luglio 2016 è stata annunciata la fusione tra mytaxi e Hailo (app inglese per la prenotazione dei taxi) al termine della quale nascerà la più grande azienda europea per le chiamate di taxi tramite app. Anche se per il momento il servizio di mytaxi è disponibile in Italia soltanto a Roma e a Milano, i numeri sono incoraggianti: ad un anno e mezzo dall’arrivo in Italia, infatti, la app è stata scaricata da oltre 300 mila persone. Sul totale delle corse, l’85 per cento è stato pagato tramite app, mentre il restante 15 per cento è stato pagato in contanti (opzione comunque garantita dalla piattaforma di mytaxi). Attualmente, i tassisti che lavorano tramite mytaxi sono 1.000 a Roma e 650 a Milano, con riscontri positivi dai clienti sia per i veicoli utilizzati sia per la professionalità dei tassisti. Una delle implementazioni più recenti sul servizio in Italia è l’introduzione, in 150 taxi tra Roma e Milano, di seggiolini per il trasporto di bambini che pesano tra 15 e 36 chilogrammi. General manager di mytaxi in Italia: Barbara Covili.
Altro servizio in forte crescita è Moovit, che ha superato i 50 milioni di utenti nel mondo. Si tratta di una app focalizzata sul trasporto pubblico locale, utilizzata in Europa, Asia, Nord America e America Latina. Oltre ad essere stata nominata migliore app locale del 2016 da Google, Moovit prevede di chiudere quest’anno a quota 52 milioni di utenti. E in questi giorni Moovit ha pubblicato il Rapporto Annuale sull’utilizzo del Trasporto Pubblico, realizzato per la prima volta usando i big data. Per quanto riguarda il tempo totale trascorso sui mezzi pubblici da e per il luogo di lavoro, a livello internazionale sono emersi dati molto variegati: a Istanbul si passano in media 91 minuti in viaggio, a Londra 84, ad Atene 71, a Parigi 64, a Madrid 62, a Berlino 62, a Barcellona 50, a New York 87, a Los Angeles 86, a Singapore 84, a Hong Kong 73. In Italia, i dati riferiscono di una durata totale del viaggio da e per il luogo di lavoro pari a 79 minuti a Roma, 77 a Napoli, 65 a Torino, 64 a Milano, 59 a Firenze, 54 a Genova, 53 a Bologna. Il report completo è scaricabile qui.
I mondi dell’energia e dei trasporti sono globali e locali allo stesso tempo, e le innovazioni in queste aree stanno proseguendo con sviluppi sempre più interessanti e importanti.