Nell’immagine: un momento dello spettacolo Fang Fu. Forever, Pechino, 2018. © immagine: Balich Worldwide Shows, 2018.
Monitorare cosa succede nel continente asiatico è ormai un fatto rilevante, in questa epoca.
Il continente più popolato del mondo, infatti, continua a crescere a livello economico, con il gigante cinese che ha impostato il proprio futuro con una ottica di lungo termine.
Nell’immaginario occidentale, l’Asia è un luogo in cui trovare antichissime tradizioni e una filosofia di vita diversa da quella occidentale.
Gli spettacoli dal vivo possono essere uno strumento di comunicazione per narrare lo svolgimento di un’epoca, come è stato nel caso di Fang Fu. Forever: il primo spettacolo in Cina di Balich Worldwide Shows, azienda italiana fondata da Marco Balich, Gianmaria Serra e Simone Merico, con sede a Milano, attiva nella produzione di eventi su larga scala, spettacoli permanenti e icone d’intrattenimento.
Lo spettacolo Fang Fu. Forever ha avuto tre repliche aperte al pubblico, dal 6 all’8 gennaio 2018 a Pechino, al Water Cube Beijing National Swimming Centre. Lo spettacolo ha messo in scena l’esplorazione delle connessioni tra terre lontane e culture differenti, promuovendo il progresso della civiltà lungo la Via della Seta.
JC Cultural Group ha commissionato lo spettacolo a Balich Worldwide Shows, per mettere in scena la visione di Jay Wei, fondatore di JC Cultural Group e promotore di un modello di urbanizzazione sostenibile.
La direttrice creativa dello spettacolo Fang Fu Forever, Lida Castelli, ha commentato: «Raccontare la cultura cinese, saldamente radicata nel passato e proiettata con entusiasmo nel futuro, è stato molto affascinante».
Tra i settori/prodotti con vasti margini di crescita in Asia, c’è anche quello del caffè.
L’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) è un’associazione italiana senza fini di lucro, fondata nel 1993 con l’obiettivo di realizzare e diffondere un metodo scientifico per l’assaggio del caffè. l’Istituto svolge regolarmente corsi di formazione, ai quali hanno partecipato quasi 11 mila allievi da più di 40 paesi nel mondo, e nel corso degli anni ha aperto filiali in Cina, Corea del Sud, Giappone e Taiwan.
A dicembre 2017, si è svolta a Guangzhou, in Cina, l’undicesima edizione del concorso internazionale organizzato dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac): hanno partecipato 162 caffè da nove paesi del mondo (Australia, Canada, Cina, Italia, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Taiwan e Thailandia). A giudicarli, 28 assaggiatori dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac), tutti professionisti asiatici. Sono assegnate 39 medaglie d’oro a caffè provenienti da Italia, Canada, Cina, Corea del Sud, Spagna, Taiwan e Thailandia.
«Abbiamo notato una crescita qualitativa significativa nei caffè prodotti nei mercati asiatici, con un’affermazione positiva dei caffè italiani che riescono a bilanciare struttura e ricchezza aromatica – ha commentato Carlo Odello, consigliere Iiac e direttore di questa edizione del concorso. In questo momento, il mercato asiatico è probabilmente il più grande laboratorio mondiale del caffè. La maggioranza dei Paesi dell’area proviene dalla cultura del tè. In questo senso, le tostature chiare e molto legate a note fruttate, floreali e acide dei caffè filtro sono in grado di soddisfare bene il palato dei nuovi consumatori asiatici – spiega Odello –. L’espresso, compreso quello italiano, gioca un ruolo sempre più rilevante, soprattutto quando si presta da base per bevande a base di latte, molto amate in questa parte del mondo. L’espresso in purezza è oggetto di culto per pochi intenditori».
Tra i Paesi asiatici, inoltre, c’è il Giappone, che storicamente ha una certa simpatia, ricambiata, per l’Italia.
Le prossime Olimpiadi estive si svolgeranno proprio in Giappone, a Tokyo nel 2020. Non mancano, peraltro, gli eventi sportivi che si svolgono ogni anno in Giappone, come il torneo di tennis a Tokyo, il Gran Premio di Formula Uno di automobilismo, il Gran Premio di Motociclismo. Tra i film più recenti centrati sulla cultura giapponese, The Ramen Girl (2008) e Il fascino indiscreto dell’amore (2014). C’è poi il rituale del furoshiki, ovvero l’arte giapponese di annodare un pezzo di tessuto intorno a quasi tutti gli oggetti. E ancora: il periodo della fioritura dei ciliegi (a fine marzo), i codici di comportamento da tenere nella società e le mille bellezze e sfumature estetiche.
Per chi è interessato a investire sull’economia giapponese nel suo complesso (tra le prime dieci del mondo), alla Borsa di Milano c’è anche l’ETF LYXOR ETF JAPAN (TOPIX), con ticker JPN.MI, che negli ultimi anni ha messo a segno una buona performance.
Il Giappone è conosciuto anche per la produzione di videogiochi.
Ma invece chiudiamo questo post con un delizioso gioco da tavolo, chiamato Kanagawa. Per giocare a Kanagawa bisogna partire da Katsushika Hokusai (1760 – 1849), celebre pittore giapponese. Quando si gioca a Kanagawa, i partecipanti – da due a quattro – diventano allievi di Hokusai e si sfidano nel realizzare la veduta più bella, acquisendo carte magnificamente illustrate e utilizzandole come soggetto o come colore. Prezzo: 24,90 euro. Il gioco è pubblicato dalla casa editrice italiana di giochi da tavolo manCalamaro.