Nell’immagine: Francesco Carlà, presidente Finanza World.
Estate 2018.
L’Italia si avvia, stancamente, a trascorrere un’altra estate di incertezza sul piano economico e politico.
Il nuovo Governo italiano, appena entrato in carica, farà vere riforme economiche per rimettere in moto l’economia italiana?
Quali politiche economiche possono portare giovamento agli italiani?
Francesco Carlà, classe 1961, è presidente di Finanza World, società italiana indipendente che produce servizi di informazione e consulenza finanziaria, in lingua italiana.
Attivo nel mondo della comunicazione digitale fin dagli anni Ottanta (come imprenditore nel settore dei videogames, giornalista, docente universitario), Carlà ha fondato Finanza World nel 1999. Da allora, segue costantemente i mercati finanziari, viaggiando e lavorando tra Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Singapore.
«Il motivo principale dei cambiamenti politici in Italia e in Europa – spiega Francesco Carlà – è il portafoglio. Parlo di mancata crescita, di tasse, di privilegi economici altrui, di truffe ai risparmiatori, di banche, di rottura del patto sociale. Non averlo capito da parte del Centrosinistra (e anche da una parte del Centrodestra), ha indirizzato quasi automaticamente l’elettorato verso il Movimento 5 Stelle e verso la Lega. Non a caso, è proprio la Lega che adesso ha la leadership: cioè il Nord e anche l’Italia del Centro e del Sud, che si muove, ha idee, imprende, lavora, produce ed esporta, e chi lavora per loro. All’Italia servono più libertà d’impresa, molta meno burocrazia, e tagli mirati. I tagli alla spesa improduttiva e corruttiva sono l’unico modo intelligente di trovare i soldi per tagliare le tasse sul lavoro, alle imprese e alle persone. Altrimenti nessuno investe e nessuno assume. In Italia, sarebbe utile un ministro per i Rapporti con i Mercati Finanziari».