Nell’immagine: il regista e performer italiano Luca Vullo (a sinistra) e un passante (a destra), a Londra. Photo by Marco Parollo.
La capacità italiana di gesticolare fa parte del DNA degli italiani. Questa capacità, quando ci si trova fuori dall’Italia, può diventare un alleato in varie situazioni della vita quotidiana.
Chi ha necessità di più tempo per imparare una lingua straniera, all’inizio parla un “esperanto” nel quale “confluiscono” la lingua del Paese estero in cui ci si trova e la lingua del Paese d’origine (e a volte anche il dialetto).
Da una decina d’anni, il performer e regista audiovisivo italiano Luca Vullo vive all’estero. Partito dalla Sicilia, Vullo si è stabilito a Londra, e negli ultimi anni ha portato in tutto il mondo i suoi spettacoli e workshops di gestualità italiana.
Ed ora, è arrivato il suo primo libro: L’Italia s’è gesta. Come parlare italiano senza parlare, pubblicato da ULTRA edizioni. Giovedì 27 giugno 2019, alle ore 18 al Mondadori Bookstore di Varese, parte il suo tour nazionale di presentazioni del libro. Sia nel libro sia negli eventi di presentazione, Vullo – diventato ambasciatore della gestualità italiana in tutto il mondo con il suo progetto cross-mediale La voce del corpo – racconta quanto gli italiani siano dei veri eroi della gestualità e dimostra l’importanza della comunicazione non verbale per tutti gli esseri umani.
La forza della sua idea, condita con una certa temerarietà e un pizzico di fortuna, ha portato Vullo a condurre lezioni di Gestualità Italiana in numerose università internazionali, a partecipare a trasmissioni televisive e a convegni medico-scientifici e criminologici, nonché a portare in scena il suo spettacolo teatrale di gestualità italiana insieme a sua madre, Angela Gabriele.
Nel libro, l’autore rievoca numerosi aneddoti, osservando da una prospettiva particolare la cultura italiana e quella di altri Paesi, e riflettendo su quanto sia fondamentale confrontarsi e aprirsi al resto del mondo per arricchirsi e conoscere meglio sé stessi e le proprie origini.
Oltre alla scrittura di spettacoli e libri, Vullo scrive anche documentari e video.
E nell’ambito delle attività di promozione dello studio della lingua italiana, il Consolato Generale d’Italia di Londra ha promosso la realizzazione di un spot che è stato presentato ufficialmente il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica Italiana organizzata dal Console Generale Marco Villani all’Istituto Italiano di Cultura di Londra.
La realizzazione dell’opera, coordinata dall’Ufficio scolastico del Consolato Generale, è stata affidata a Luca Vullo, presente all’evento di lancio insieme ai suoi collaboratori e noto alla comunità italiana di Londra per aver realizzato, sempre in cooperazione con il Consolato Generale, il documentario INFLUX – disponibile su Netflix – che racconta l’emigrazione contemporanea degli italiani a Londra.
Durante le celebrazioni per la Festa della Repubblica, dopo il saluto iniziale dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Raffaele Trombetta, alla collettività italiana presente, il Console Generale d’Italia a Londra, Marco Villani, ha ricordato come «la promozione della lingua italiana all’estero sia uno dei principali strumenti di cui dispone il nostro Paese e riveste un ruolo di interesse prioritario per la politica estera italiana».
Lo spot, ambientato a Londra, si adatta al più ampio contesto internazionale in cui la lingua italiana è giunta ad essere la quarta più studiata al mondo.
Lo spot è visionabile qui.