Nell’immagine: un momento del convegno Infrastrutture, Accesso e Informazione nella Società Digitale. Da sinistra: Alessandro Araimo, AD Discovery Italia; Fabrizio Salini, AD Rai; Andrea Castellari, AD Viacom; Antonio Nicita, Commissario AGCOM; Giuseppe Abbamonte, Direttore Media Policy Commissione Europea; Gina Nieri, consigliere di amministrazione Mediaset; Luca Colombo, Country Manager di Facebook in Italia. Roma, 19 luglio 2019.
Incontro ricco di idee e di relatori, questa mattina al Centro di Produzione della Rai in via Teulada 66 a Roma, in occasione del convegno Infrastrutture, Accesso e Informazione nella Società Digitale, promosso dall’AGCOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dall’International Institute of Communications (che quest’anno celebra i 50 anni di attività).
Il complesso passaggio culturale e tecnologico alla società digitale, infatti, coinvolge una pluralità di questioni, riassumibili nei due grandi filoni della cultura e della tecnologia. Aprendo il convegno, Marcello Foa, presidente Rai, ha dichiarato: «Non viviamo più in un’epoca di compartimenti stagni. Fino a due anni fa, parlare di 5G sembrava immaginare un futuro molto lontano, invece oggi è un tema di stretta attualità. È importante che gli operatori del settore dialoghino, e oggi siamo qui per questo». Il giurista e politologo Sabino Cassese (docente universitario, già giudice della Corte Costituzionale), ha tenuto un intervento sulle modalità di formazione dell’opinione pubblica nell’epoca del digitale: «Attualmente, maggioranza e opposizione non solo non dialogano, ma parlano proprio lingue diverse. Al giorno d’oggi, sono state elaborate tecniche per usare la modalità di comunicazione many to many del web con finalità di comunicazione one to many. Internet raggiunge soltanto il 70 per cento della popolazione italiana, mentre i media tradizionali perdono una quota del 7-10 per cento all’anno». Nel primo panel – intitolato “Democrazia digitale, consolidamento nei media, informazione e fake news’ e moderato da Antonio Nicita (Commissario AGCOM) – Gina Nieri (consigliere di amministrazione Mediaset) ha affermato: «Noi teniamo ai nostri marchi e alla nostra credibilità. In Europa, ci sono dei diritti che sono le regole del nostro stare insieme. Il rapido avanzamento della tecnologia ha fatto diventare obsolete le regole tradizionali, ed è necessario trovare un nuovo quadro normativo. Bisogna tornare alla difesa dell’interesse generale, soprattutto sui temi del copyright e della privacy». Alessandro Araimo (AD Discovery Italia): «I sistemi si stanno affiancando. Dal punto di vista dei consumi video, i media tradizionali sono ancora prevalenti. Le piattaforme di distribuzione sono diventate anche editori e si è creata una competizione per l’attenzione delle persone e per le risorse». Andrea Castellari (AD Viacom): «In questi anni, noi di Viacom abbiamo continuato a produrre contenuti e il nostro modello di business non è cambiato moltissimo. Il cambiamento comporta rischi e opportunità. Al giorno d’oggi, fatturiamo di più rispetto al passato. Nei prossimi anni, tra 5G e gestione dei dati vedremo comunque grandi cambiamenti». Luca Colombo (Country Manager di Facebook in Italia): «Oggi ci sono 31 milioni di utenti di Facebook in Italia. Il problema non è tanto il bianco e il nero quanto la scala di grigio. Vogliamo lavorare con governo e regolatori per far sì che ci sia un mondo meglio regolamentato. Pensiamo ci debba essere un ruolo più attivo da parte delle istituzioni». Fabrizio Salini (AD Rai): «Il percorso che la Rai sta facendo riguarda il campo da gioco, le modalità di fruizione e consumo, la produzione di contenuti. Il piano industriale della Rai mette il contenuto al centro, e stiamo cercando di recuperare il ritardo accumulato in passato. La fiction è uno degli elementi fondanti del pluralismo». Nel secondo panel – intitolato “Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche e l’impatto sul mercato: infrastrutture e servizi nella Gigabit society” e moderato da Francesco Liberatore (Chairman International Institute of Communications – Europe Chapter) – è andato in onda il video messaggio di Roberto Viola (Direttore generale DG CONNECT – Commissione Europea), che ha dichiarato: «Il modello europeo deve essere centrato sulla persona e non sul controllo delle persone. Se si vogliono investimenti, bisogna parlare di regole». Pietro Guindani (Presidente Vodafone Italia) ha affermato: «Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche cambierà il modo di lavorare e permetterà di arrivare a reti a banda ultralarga. Per venire a bordo della banda ultralarga, la concorrenza è la ricetta migliore. Il mercato italiano della banda larga è il più economico in Europa». Luigi Gubitosi (AD TIM): «Il 5G è l’occasione per l’Italia per fare bene, ma bisogna stimolare anche la domanda. Gli operatori devono fare sistema. Siamo all’inizio di un nuovo ciclo». Elisabetta Ripa (AD Open Fiber): «L’Italia deve recuperare sulle infrastrutture. Il nostro obiettivo è mettere tutti i clienti nelle stesse condizioni, e allo stesso tempo abbassare il livello di conflittualità». Fabio Vaccarono (Managing Director di Google in Italia): «L’Italia è un Paese dove c’è bisogno di crescita. Stiamo per arrivare a 6 miliardi di persone connesse sul pianeta Terra, che si connetteranno alla Rete con una media di 6 devices a persona. In questa fase, il sistema produttivo italiano può e deve tornare ad avere successo grazie alla rivoluzione tecnologica in corso. Internet e la pubblicità online hanno aiutato piccole aziende in tutto il mondo. Nel 2019, un italiano su quattro non è mai andato in Rete: il cloud computing e l’intelligenza artificiale hanno un potenziale inclusivo. La legislazione deve lasciare libera l’innovazione». Antongiulio Lombardi (direttore affari regolamentari Wind Tre): «Il 5G è un volàno per l’economia. L’intelligenza artificiale ha implicazioni enormi. Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche non è un punto di arrivo: rappresenta un punto di partenza». A conclusione del convegno, si è svolta la premiazione della terza edizione del Premio dedicato alla memoria di Antonio Preto (1965 – 2016, già Commissario AGCOM), che quest’anno è stato assegnato a Sabino Cassese e a Gina Nieri. Sono stati assegnati anche dei premi nella categoria Giovani, a tre under 30 che si sono distinti sui temi della comunicazione e del diritto dei media: Maria Francesca De Tullio, Jacopo Arpetti, Maria Teresa Pini.
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