Storicamente, i rapporti tra India e Cina sono complessi e attraversano fasi alterne.
Ma entrambe queste potenze asiatiche e globali sono mercati con grandi opportunità per le imprese italiane italo globali.
Attualmente, l’India è appena il 27esimo mercato di destinazione per l’export italiano e il sesto mercato di destinazione dell’export italiano nell’area dell’Asia-Pacifico.
Un paese di oltre un miliardo di abitanti come questo è certamente un mondo complesso, e prima di approcciare relazioni di business è necessario conoscere lo scenario economico e culturale di riferimento.
Ed è di recentissima pubblicazione la guida Obiettivo India. Una guida per le imprese italiane, realizzata dall’Ambasciata d’Italia in India, retta da dicembre 2019 dall’ambasciatore Vincenzo de Luca, da Cassa Depositi e Prestiti, tramite Sace – Simest, e dalla Italian Trade Agency.
Il report analizza le possibilità di business per le imprese italiane in India e fornisce anche indicazioni su come comportarsi nelle relazioni interpersonali quando si comunica con gli indiani.
La guida e la scheda-Paese relativa all’India sono scaricabili gratuitamente qui.
Soltanto un Paese al mondo è più popolato dell’India: la Cina, con i suoi 1,4 miliardi di abitanti.
Come afferma Alberto Bradanini, già ambasciatore d’Italia in Cina (2013 – 2015): «La Cina è insieme uno stato, un paese-continente e un paese-civiltà».
Anche nel caso cinese, dunque, è necessario documentarsi.
E nei giorni scorsi è stato pubblicato un report di approfondimento intitolato La Cina: sviluppi interni, proiezione esterna.
La ricerca, coordinata da Giovanni Andornino e a cura del Torino World Affairs Institute, ha coinvolto diversi analisti e studiosi ed è stata realizzata anche in collaborazione con il Centro “Luigi Bobbio” per la ricerca sociale pubblica e applicata, progetto d’eccellenza del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino.
Oltre alle dinamiche politiche e al quadro economico, il report analizza anche l’ecosistema cinese dell’innovazione e l’evoluzione dell’ambiente mediatico in Cina, con un focus finale sul ruolo della minoranza cinese in Italia nelle relazioni italo-cinesi.
Questo approfondimento – scaricabile gratuitamente qui – si inserisce all’interno dei lavori dell’Osservatorio di Politica Internazionale: osservatorio istituito congiuntamente dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Una analisi sulla Cina, pubblicata da Carocci editore e fresca di stampa, è il libro Una Cina “perfetta”. La nuova era del PCC tra ideologia e controllo sociale di Michelangelo Cocco, direttore del Centro Studi sulla Cina Contemporanea (sede a Reggio Emilia). Laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, Cocco vive tra l’Italia e la Cina, e scrive di Cina per il quotidiano Il Messaggero. In questo testo, l’autore descrive le strategie del Partito Comunista Cinese per assicurare l’ordine sociale nel Paese, creare stabilità di lungo periodo, stimolare l’innovazione, trovare soluzioni al problema dell’inquinamento ambientale.