Nell’immagine: alcune partecipanti al programma formativo Coding Girls. Credits: Fondazione Mondo Digitale.
In Italia, dal 2014, si svolge un programma educativo e formativo dedicato ad avvicinare le adolescenti italiane alle professioni lavorative tecnologiche e scientifiche.
Si tratta di Coding Girls: l’iniziativa ideata dalla Fondazione Mondo Digitale (sede a Roma) e supportata dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e da Microsoft Italia.
Nel corso degli anni, il progetto Coding Girls è cresciuto, raggiungendo sempre più scuole e sempre più studentesse in tutta Italia.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la presentazione della nuova edizione di Coding Girls si è svolta online, e non nella consueta sede dell’Ambasciata USA a Roma.
Questa mattina, dunque, è stata presentata la settima edizione di questo programma finalizzato a sostenere la parità di genere nei settori della scienza e della tecnologia e a incentivare la partecipazione delle giovani donne al mondo del lavoro italiano.
Oltre alla Missione Diplomatica USA in Italia e a Microsoft, l’alleanza collaborativa “ibrida” comprende ora anche l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, la Fondazione Compagnia di San Paolo, Eni, e una rete di 32 partners accademici. Attualmente sono coinvolte 15.000 studentesse in 24 città italiane, con sperimentazioni in corso a Torino (con la Fondazione Compagnia di San Paolo), a Milano (con ENI) e a Napoli (con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi).
Secondo la società di consulenza internazionale McKinsey, i posti di lavoro ricoperti dalle donne sono 1,8 volte più vulnerabili all’emergenza sanitaria in corso rispetto a quelli degli uomini: un gender gap che potrebbe ridurre la crescita del PIL mondiale di oltre mille miliardi di dollari nel 2030.
E uno degli obiettivi principali di Coding Girls è sensibilizzare le giovani donne sull’importanza del loro contributo per la crescita economica e sostenibile del Paese. Il programma prevede non solo allenamenti e competizioni di coding tra le scuole ma anche sessioni di orientamento con tutors universitari e incontri con persone che sono di esempio.
Agnese Pini, prima direttrice donna nella storia del quotidiano italiano La Nazione, ha coordinato la presentazione di questa mattina.
Mirta Michilli, co-fondatrice dell’associazione Coding Girls e direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale, ha spiegato: «Siamo sempre più convinti che la strategia vincente per accelerare il raggiungimento della parità di genere sia la scuola, come presidio efficace contro ogni forma di disuguaglianza. Aiutiamo le nuove generazioni a liberarsi da luoghi comuni e stereotipi per progettare in libertà il loro futuro. Con percorsi di formazione esperienziale e trasformativa e il confronto costante con modelli positivi, le ragazze acquisiscono consapevolezza delle loro potenzialità. Intorno a Coding Girls stiamo creando un’originale alleanza costruita su una forte visione comune e la convinzione che serva con urgenza una leadership distribuita al femminile per far crescere il Paese. Siamo impegnati per promuovere l’occupazione femminile in Italia e l’accesso delle donne alle professioni scientifiche e tecnologiche».
Marlene Nice, Director of Programs U.S. Embassy to Italy, ha dichiarato: «Questo progetto, che supportiamo dal 2014, affronta nuove sfide e richiede capacità di adattamento. Sosteniamo le giovani donne in settori dove talenti e opportunità lavorative possano incontrarsi. Stiamo attraversando una crisi che sta impegnando governi e cittadini, e questa situazione ci chiede di lavorare per pianificare il futuro. Negli Stati Uniti, l’innovazione è da sempre un fattore chiave per la crescita economica. Coding Girls dà la possibilità di affacciarsi al futuro».
«Nel mio percorso – ha detto Vittoria Colizza, direttrice “Le labò des Italiens”, Istituto Superiore di Ricerca e Salute Pubblica di Parigi, rispondendo alle domande di alcune studentesse –, c’è voluta molta tenacia. Nella mia carriera ho cercato di concentrarmi sulla soluzione di problemi concreti».
«Il mio obiettivo – ha affermato Enrica Arena, co-fondatrice Orange Fiber e alumna del programma di scambio IVLP del Dipartimento di Stato USA, dialogando con alcune studentesse – è sempre stato quello di contribuire a rendere il mondo un posto migliore. Suggerisco di fare rete affinché il mondo della moda diventi più sostenibile».
Dewi van de Weerd, Vice Ambasciatrice del Regno dei Paesi Bassi in Italia, ha dichiarato: «Queste giovani donne sono per me fonte di ispirazione. Siamo contenti di lavorare sul territorio di Napoli a questo progetto. Dobbiamo dare alle ragazze la fiducia per crescere e la possibilità di scegliere il proprio futuro. Più diversità porta a più innovazione. I Paesi Bassi perseguono un’ambiziosa strategia digitale. Una strategia inclusiva, che da anni mira ad avvicinare le giovani donne al mondo della scienza e della tecnologia. Coding Girls ci permette di scambiare le buone pratiche di due operatori, dall’Italia e dai Paesi Bassi, che hanno un’esperienza pluriennale in questo campo. Sono certa che la sinergia tra i due partners sarà d’ispirazione per le studentesse e i ragazzi di Napoli».
Giulia Fiore, HR Development Methodologies and Processes and Diversity & Inclusion Initiatives Eni, ha spiegato: «Le materie scientifiche hanno e avranno un ruolo sempre più importante, e molte risorse sono ancora nascoste. È necessario valorizzare le competenze e le intelligenze femminili per il bene delle aziende e della società. Bisogna superare gli stereotipi e i pregiudizi. Una azienda, grande o piccola che sia, con un clima interno inclusivo contamina positivamente anche il mondo esterno. Le iniziative a sostegno delle giovani generazioni, come Coding Girls, rientrano nell’impegno di sviluppo sostenibile di Eni».
Barbara Cominelli, Marketing and Operations Director Microsoft Italia ha sottolineato: «Abbiamo davanti a noi una opportunità molto rilevante per aumentare le competenze del capitale umano tramite le discipline scientifiche. In Italia, oggi c’è ancora un dislivello del 20 per cento tra ciò che le aziende chiedono e ciò che viene prodotto dal sistema formativo: se riusciamo a colmare questo gap, creiamo opportunità anche per le ragazze. Non si tratta solo di una questione di pari opportunità e di riconoscimento del talento, ma, in un momento storico così complesso come quello attuale, è anche una questione di crescita economica. Una maggiore occupazione femminile porterebbe a un incremento del PIL, con vantaggi per tutti noi. La rivoluzione digitale, accelerata dall’emergenza sanitaria e motore della crescita, sta cambiando profondamente il mondo del lavoro che richiede un numero sempre più professionisti con competenze STEM. Il tema del capitale umano è fondamentale. Coding Girls è collegato al nostro programma di formazione Ambizione Italia: un piano di investimenti per sostenere la crescita del Paese che prevede anche corsi di formazione per dare competenze digitali a studenti e professionisti già affermati».
Francesco Profumo, presidente Fondazione Compagnia di San Paolo, ha evidenziato: «Pensiamo che l’educazione sia tema cruciale per la società e questo progetto debba espandersi. Sostenendo il progetto Coding Girls della Fondazione Mondo Digitale, la Compagnia intende sottolineare quanto la mescolanza di genere sia un valore per tutta la società e l’avvicinamento delle giovani generazioni femminili a professioni scientifiche e tecnologiche possa stimolare la crescita dell’intero sistema economico. Attivato già nell’anno scolastico 2019/2020, questo progetto ha visto coinvolte 600 studentesse sul territorio della città metropolitana di Torino e, nonostante le difficoltà del periodo, i risultati ottenuti sono stati molto positivi in termini di miglioramento non solo delle competenze tecnologiche delle ragazze coinvolte ma anche della percezione delle loro capacità. Un altro valore del progetto, che consentirà di rafforzare i risultati del primo anno, è dato dalla capacità della Fondazione Mondo Digitale di coinvolgere gli Atenei locali e altre realtà che sul territorio si occupano della promozione delle discipline STEM nei percorsi di studio e di carriera nelle giovani generazioni femminili. La scuola deve trasformarsi in modo che ci sia un rapporto bidirezionale tra docenti e discenti. L’educazione dei cittadini verrà distribuita lungo tutto l’arco della vita».