I mercati esteri hanno particolare rilevanza nelle strategie del Consorzio Vino Chianti.
A giugno 2022 Giovanni Busi è stato confermato, all’unanimità, presidente del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989; e dal 2010 è presidente del Consorzio Vino Chianti, che conta 3.500 aziende socie con 15 mila ettari complessivi di vigneto in gestione. Due i vicepresidenti: Ritano Baragli (cantina sociale Colli Fiorentini) e Alessandro Zanette (Gruppo Italiano Vini).
«Sono onorato di questa conferma – ha commentato Busi – non solo per il prestigioso ruolo di guida di uno dei consorzi vitivinicoli più importanti in Italia, ma anche perché questa elezione rappresenta il riconoscimento del buon lavoro svolto in questi mandati. Il mondo del vino sta faticosamente uscendo da due anni di pandemia e, allo stesso tempo, sta affrontando un momento complicato per la guerra in Ucraina che ha mescolato le pedine sullo scacchiere mondiale dell’export. Per il Consorzio ora è fondamentale, da una parte, consolidare le posizioni acquisite su alcuni mercati e, dall’altra, trovarne di nuovi. È per questo che stiamo puntando con forza sulla promozione all’estero della denominazione».
E dal 7 settembre al 9 settembre 2022 è previsto il ritorno del Consorzio Vino Chianti a Cuba, tramite la collaborazione tra Chianti Academy Latam Wine&Food Experience e Cohiba, marca di sigari premium del marchio Habanos, “alleato” del Consorzio da anni. Sono previste due masterclasses, degustazioni immersive, due show cooking con piatti italiani e cubani in abbinamento alle varietà del vino Chianti.
«Siamo molto emozionati di tornare a Cuba dopo oltre due anni. Vogliamo portare sull’isola l’eccellenza dei nostri vini. Abbiamo selezionato con attenzione il miglior equilibrio di gusti, esperienza e tradizionalità, al fine di far conoscere ancora una volta il vino e il territorio del Chianti – afferma Giovanni Busi –. L’ultimo nostro viaggio, per cause di forza maggiore, risale a febbraio 2020. Ma in questo periodo le nostre aziende hanno continuato a lavorare per alzare ancora di più lo standard e la varietà dell’offerta».
E oltre a finire sulle papille gustative, il Chianti è tornato anche in una serie televisiva.
Dopo l’apparizione del 2019 nella terza stagione di Stranger Things, nota serie di Netflix, questo vino è ora riapparso nel nono episodio della quarta stagione di Stranger Things (2022). In una scena, il protagonista Jim Hopper dice di sognare del buon cibo e poi chiede a Joyce Byers: “dovevo sognare qualcos’altro? Beh, c’è il vino”. “Il vino è buono” risponde lei. “Pensavo a un buon Cianti” replica Hopper sbagliando il nome del vino. “Chianti” lo corregge lei. “Chianti, giusto”, conclude il protagonista.
«Questa ennesima citazione del Chianti è un’ulteriore conferma di valore e di riconoscibilità della denominazione – spiega Busi –. Ormai il Chianti è considerato uno dei vini italiani per eccellenza, è sinonimo di qualità ed iconicità del Made in Italy. Questa consapevolezza ci rende molto orgogliosi perché è il risultato non soltanto del duro lavoro dei produttori ma anche del nostro impegno quotidiano nella promozione e valorizzazione del marchio Chianti. I nostri tour internazionali, le degustazioni e gli eventi dedicati ai media sono tasselli di un mosaico che sta dando frutti in termini di notorietà e riconoscibilità del Chianti».