Ormai prossimo ai 60 anni, Quentin Tarantino ha iniziato fin da giovanissimo a costruirsi una cultura cinematografica.
Con un percorso, iniziato nella videoteca di Los Angeles dove lavorava da ragazzo, che lo ha portato a diventare uno dei più noti registi cinematografici al mondo.
Tarantino ha innovato l’estetica cinematografica combinando stili diversi. I risultati sono stati film di grande impatto visivo e mediatico.
Il pubblico italiano avrà l’occasione di incontrarlo venerdì 7 aprile 2023 a Milano alle ore 18 alla Libreria Mondadori in Piazza Duomo, per un evento speciale della Milanesiana (evento culturale ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi): Tarantino presenterà il suo nuovo libro, intitolato Cinema Speculation (La nave di Teseo editore), dialogando con Antonio Monda.
In questo libro, disponibile dal 21 marzo, Tarantino racconta la sua passione per il cinema: i film che ha amato, i grandi registi da cui ha imparato; quasi un’autobiografia attraverso una personalissima storia del cinema fuori dai canoni tradizionali.
Cinema Speculation è la storia di uno spettatore vorace, che adora l’incanto del grande schermo e negli anni Settanta e Ottanta cresce affascinato da una nuova generazione di registi – tra cui Clint Eastwood, Steve McQueen, Don Siegel (1912 – 1991).
Nato in Tennessee nel 1963, Tarantino si è trasferito in California all’età di 4 anni. Il suo amore per i film lo ha portato a lavorare in una videoteca, e durante questo periodo giovanile ha scritto le sceneggiature di Una vita al massimo e Assassini nati – Natural Born Killers.
Il suo debutto alla regia è avvenuto nel 1992 con Le iene, nel 1994 con Pulp Fiction ha vinto un Oscar per la migliore sceneggiatura e la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Tra i suoi film successivi, Jackie Brown (1997), Kill Bill Vol. 1 (2003), Kill Bill Vol. 2 (2004), Grindhouse – A prova di morte (2007). Nel 2012 è arrivato un secondo Oscar per Django Unchained, per la migliore sceneggiatura.
I suoi film più recenti sono The Hateful Eight (2015) e C’era una volta a… Hollywood (2019).
Nel corso del tempo, Tarantino ha utilizzato la sua influenza a Hollywood per sostenere piccole produzioni e film poco conosciuti nel mercato occidentale. E da molti anni esprime ammirazione per i film del regista italiano Sergio Leone (1929 – 1989).