Oncologia e genetica: inaugurata a Candiolo la nuova sede del Polo Tecnologico Piemontese

A luglio 2023, avevo scritto qui sulla partnership tra la Sbarro Health Research Organization (sedi a Philadelphia e Siena) e l’azienda italiana Rigenera HBW.

Si tratta della costituzione di un polo scientifico e tecnologico dedicato alla ricerca in oncologia e genetica, con sede a Candiolo (Torino), in via Sestriere 17.

Nei giorni scorsi è avvenuta l’inaugurazione di questo nuovo complesso, che vede già la presenza di due aziende del settore biotech: l’italiana Rigenera HBW e l’inglese Pharma Help.

All’inaugurazione sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni locali, della Sbarro Health Research Organization e di Rigenera HBW.

Attualmente, i laboratori e gli uffici occupano una superficie di 6.000 metri quadrati, ed entro il 2024 dovrebbero essere pronti spazi per altri 6.000 metri quadrati, con l’obiettivo di creare opportunità per 600 tra professionisti e ricercatori nei campi dell’oncologia, della genetica, della medicina e delle biotecnologie.

«L’inaugurazione del centro di produzione Rigenera HBW all’interno del Polo Tecnologico Piemontese è il traguardo di un lungo percorso di crescita aziendale che oggi ci vede presenti in oltre cinquanta Paesi del mondo, animato dalla filosofia di credere fortemente e investire nell’innovazione e nel saper fare italiani. Il Polo inizierà ad ospitare i nostri uffici e lo stabilimento di produzione candidandosi a diventare, grazie alla partnership con la Sbarro Health Research Organization guidata dal professor Antonio Giordano che curerà l’organizzazione e l’assetto del resto della struttura d’intesa con gli enti locali, un centro d’eccellenza nel panorama della ricerca scientifica in Europa», spiega Antonio Graziano, Ceo di Rigenera HBW e presidente del Polo Tecnologico Piemontese.

«Investire in Italia su tecnologie italiane significa aiutare il sistema Paese a crescere e a creare le condizioni per incrementare la competitività delle nostre aziende sui mercati globali. Senza però dimenticare che la filiera della conoscenza del nostro Paese ha bisogno di adeguata protezione dalle minacce interne ed esterne, minacce che si concretizzano sempre più spesso nella violazione di brevetti e nel furto di tecnologia. Su questi aspetti è necessario un autorevole e deciso intervento delle autorità regolatorie e della politica», ha sottolineato Graziano.