Nell’immagine: Rosario Fiorello, showman italiano.
Rosario Fiorello: uno di noi. Noi tifosi Interisti, ovviamente.
Se scriverò la mia autobiografia, rievocherò volentieri il momento in cui il celebre showman italiano Rosario Fiorello (classe 1960) mi ha fatto una dedica su un libro dedicato all’Inter, un libro di cui lui scrisse la prefazione.
A questo punto, forse vi starete ponendo alcune domande, come: ma quando sei stato a contatto anche con Fiorello? Di quale libro si tratta? Questo libro è ancora in commercio? Fiorello ha scritto anche la prefazione a un libro?
Quattro domande più che legittime, alle quali vado a rispondere.
Risposta n. 1 alla domanda n. 1: Sì, erano gli anni Zero, quando io ero un ventenne che andava in giro, e Fiorello conduceva il programma Viva Radio 2 su Radio 2 Rai a Roma.
Risposta n. 2 alla domanda n. 2: il libro in questione si intitola Basta perdere. Ventuno scrittori raccontano la loro insana passione per l’Inter, ed è un libro collettivo, a cura di Alessandro Gilioli e Tommaso Pellizzari, pubblicato dalla casa editrice Limina (Arezzo) nel novembre 2002. Tutti gli incassi di questo libro sono stati devoluti a Emergency, l’organizzazione di Gino Strada che cura le vittime di guerra nel mondo.
Risposta n. 3 alla domanda n. 3: che io sappia, questo libro non è più in commercio, e dunque soltanto chi lo ha acquistato all’epoca ne è in possesso.
Risposta n. 4 alla domanda n. 4: Sì, che io sappia questo è stato, fino ad ora, l’unico caso in cui Fiorello ha scritto la prefazione a un libro, facendolo un po’ perché è un tifoso Interista anche lui e un po’ perché il libro è stato scritto per una buona causa.
In questo libro, scrittori e giornalisti descrivono dunque il rapporto personale con la squadra del cuore: in questo caso, l’Inter.
Che è anche la mia squadra del cuore.
Chi tifa Inter sa che questa squadra è una forma di allenamento alla vita, soprattutto alle cose che possono andare storte, come la partita di campionato di ieri sera, che l’Inter conduceva 3 – 1 sulla Fiorentina e che alla fine è finita 3 – 3, con il gol del pareggio subìto al minuto numero 101, al termine di un match che sembrava non volere finire mai.
Ma noi Interisti sappiamo come vanno certe cose della vita, e guardiamo avanti.
D’altra parte, siamo un bel gruppo: tra i tifosi Interisti si annoverano persone come Valentino Rossi (campione di motociclismo, neo 40enne), Carlo Cottarelli (economista, esperto sui conti pubblici italiani), Francesco Carlà (imprenditore e presidente Finanza World), Michele Sorice (docente di Comunicazione Politica all’Università LUISS “Guido Carli” di Roma), Cristina de Palma (autrice televisiva e fotografa), Gabriele Salvatores (regista cinematografico), Luciano Ligabue (cantante), Vasco Rossi (cantante), Gino Strada (medico), Gisele Bündchen (modella e attrice brasiliana), Igor Cassina (ginnasta), Mario Cipollini (ex ciclista), Fabio De Luigi (attore), Gioele Dix (attore), Manuel Agnelli (cantante) e molti altri.
Arrivati alla fine di questo post, sarebbe cosa buona e giusta spiegare perché la filosofia di vita del tifoso Interista si può applicare anche alla vita.
Sapete cosa scrisse Fiorello nella prefazione a quel libro? «Domani, domani, sempre domani. E poi quando il domani arriva è solo oggi. E così si ricomincia da capo. La nostra frase storica è: Questo è l’anno buono. Questo è l’anno buono».