Il tennis è tra gli sport più faticosi a livello mentale: il sistema di punteggio, il rapporto con la propria psicologia, la dialettica tra sé e l’avversario dall’altra parte della rete, sono alcune delle caratteristiche di questo sport.
Che però è anche molto affascinante.
Per i meno esperti di tennis: a livello mondiale, esistono due associazioni che organizzano i tornei di tennis, la ATP per gli uomini, la WTA per le donne. Sia per gli uomini sia per le donne, la stagione inizia a gennaio, e termina a fine ottobre per le donne e a metà novembre per gli uomini. I tornei si giocano in tutti i continenti e durano una settimana, da lunedì alla domenica, ma ce ne sono quattro che durano due settimane e sono considerati i tornei più importanti del mondo, sia per gli uomini sia per le donne. Si tratta degli Australian Open (a Melbourne, nella seconda metà di gennaio), del Roland Garros (a Parigi, tra fine maggio e inizio giugno), di Wimbledon (a Londra, tra fine giugno e inizio luglio, ma quest’anno si gioca nelle prima metà di luglio), degli US Open (a New York, tra fine agosto e inizio settembre). Vincere almeno uno di questi quattro tornei è il sogno di ogni tennista professionista.
Chi riesce a vincere tutti e quattro questi tornei nello stesso anno ha compiuto il Grande Slam: tra uomini e donne, l’ultima a riuscirci fu la tedesca Steffi Graf, nel 1988. Tecnicamente, è possibile vincere i quattro tornei dello Slam anche in anni diversi tra loro: tra i tennisti attualmente in attività, ci sono riusciti la statunitense Serena Williams e la russa Maria Sharapova tra le donne, lo svizzero Roger Federer, lo spagnolo Rafael Nadal e il serbo Novak Djokovic tra gli uomini.
Gli Australian Open si giocano su una superficie di cemento “gommoso” e sono considerati come lo Slam più imprevedibile, il Roland Garros si gioca sulla terra rossa ed è considerato come il più duro da vincere, Wimbledon si gioca sull’erba ed è considerato come lo Slam più prestigioso, gli US Open si giocano sul cemento “duro” e sono considerati come lo Slam più spettacolare.
In Italia, si gioca da molti anni il torneo (maschile e femminile) di Roma, nella prima metà di maggio, sulla terra rossa. Ci sono poi le alterne vicende del torneo di tennis femminile di Palermo, che quest’anno torna ad essere disputato (22 – 28 luglio 2019) nel capoluogo siciliano dopo varie vicissitudini a livello organizzativo. Da alcuni anni, infine, a Milano si gioca il Master di fine stagione riservato ai giovani tennisti emergenti a livello internazionale.
L’attuale generazione di tennisti italiani ha prodotto, fino ad oggi, alcuni risultati soprattutto con Fabio Fognini (32 anni, attualmente n. 10 del ranking ATP, 9 tornei vinti in carriera fino ad oggi) e con alcuni tennisti ventenni come Marco Cecchinato, Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego.
A livello mondiale, tra gli anni Zero e gli anni Dieci si sono affermati quattro tennisti tra gli uomini: Roger Federer (102 successi ATP fino ad oggi, attualmente è il secondo tennista di tutti i tempi per numero di tornei vinti, davanti a lui soltanto lo statunitense Jimmy Connors, con 109 tornei vinti), Rafael Nadal (82 tornei vinti), Novak Djokovic (74 tornei vinti), Andy Murray (45 tornei vinti, nel 2018 ha avuto un grave infortunio all’anca, nel 2019 sta tentando il rientro nel tennis professionistico). Nello stesso periodo storico, tra le donne si sono affermate Serena Williams (72 tornei WTA vinti fino ad oggi) e sua sorella Venus Williams (49 titoli WTA ad oggi), e si è messa in evidenza anche Maria Sharapova (36 titoli WTA).
In un certo senso, il tennis è anche un’arte, e nel corso del tempo anche gli artisti si sono occupati del tennis.
Una deliziosa occasione per ascoltare un esperto di tennis si avrà sabato 17 agosto 2019 a Zelbio (Como), alle ore 21 al Teatro Comunale, Piazza della Rimembranza, ingresso libero, quando Gianni Clerici (classe 1930, comasco, giornalista, scrittore, ex tennista) animerà la serata sul tema Dall’arte del tennis al tennis nell’arte, nell’ambito della dodicesima edizione del festival Zelbio cult. Incontri d’autore su quell’altro ramo del lago di Como (30 giugno – 31 agosto 2019).
Prendendo spunto dal proprio libro Il tennis nell’arte. Racconti di quadri e sculture dall’antichità ad oggi (Mondadori editore, pubblicato a dicembre 2018), Clerici traccia una storia divertita e inedita del tennis nell’arte. Molti, infatti, sono i pittori che hanno raffigurato il tennis: da Desubleo a Tiepolo, da Chardin a Goya, da Boccioni a Campigli, da Carrà a Hopper, senza dimenticare scultori come Calder, Thayaht, Tongiani. I racconti dedicati alle opere di questi artisti si intrecciano con la storia personale di Clerici che, dopo una vita spesa a commentare il tennis, svela per la prima volta anche la sua ampia collezione d’arte. A dialogare con lui, la storica dell’arte Milena Naldi.
Chi conosce Clerici, sa che lui ha una certa tendenza alla divagazione: tanto che Rino Tommasi (classe 1934, l’altro storico narratore del tennis italiano e internazionale) ha definito Clerici come il Dottor Divago (smile).