Architetture del buon vivere

Auditorium di Ravello, particolare, 2010

(Auditorium di Ravello, particolare, 2010)

Ravello è una cittadina storica della costiera amalfitana (Salerno), caratterizzata dalla bellezza mediterranea conviviale che ha affascinato intellettuali e personaggi di molte epoche. Da anni, vi si svolge il Ravello Festival, momento di incontro fra le arti e le culture. La kermesse di eventi è legata anche a Domenico De Masi, sociologo e docente universitario italiano che da vari anni si occupa in prima persona del festival.

L'impostazione dell'evento ruota attorno alle molteplici forme culturali che possono aiutare a raggiungere la dimensione del buon vivere. Buon vivere inteso come concezione complessiva dell'esistenza, improntata al superamento dei modi di pensiero e di produzione tipici della modernità industriale novecentesca.

E, fra le discipline creative, l'architettura esprime una mirabile sintesi di concretezza e pensiero creativo. Fisica ed arte unite nella progettazione e costruzione di luoghi destinati ad essere utilizzati e vissuti dalle persone.

Oggi, a Ravello, viene inaugurato l'Auditorium progettato da Oscar Niemeyer, 102enne architetto brasiliano tra i più conosciuti al mondo. L'opera, che vede la luce dopo una decennale disputa legale tra fautori ed osteggiatori del progetto, intende destagionalizzare il turismo culturale. L'obiettivo, infatti, è estendere il Ravello Festival durante tutto l'anno, oltre al tradizionale periodo estivo. Da oggi e fino al 31 gennaio, interverranno all'inaugurazione, tra gli altri, l'architetto Massimiliano Fuksas, il fotografo Oliviero Toscani, il direttore d'orchestra David Afkham, il violinista Salvatore Accardo. Il programma dei tre giorni è qui.

Il complesso architettonico è stato realizzato in base all'idea originale di Niemeyer: inserire un segno vivido ma non estraneo al panorama di Ravello. Rispetto a linee ed angoli retti, Niemeyer predilige le forme curve ed osservando le fotografie disponibili, il pensiero va ad un'architettura libera, sensuale e variegata, come dovrebbe essere il buon vivere in quest'epoca di cambiamento.