Il cinema e la biologia hanno un tratto comune: si occupano della vita. La biologia studia l'evoluzione della vita umana, mentre il cinema percorre l'immaginario della vita, nelle sue infinite sfumature.
Durante il XX secolo, la rappresentazione della scienza nel cinema ha prodotto un genere cinematografico di confine: la fantascienza (science fiction, per dirla con la terminologia anglosassone). In seguito, il genere fantascientifico si è esteso ad altri campi della produzione culturale (fumetti, libri, televisione). Le mutazioni del corpo umano sono state e continuano ad essere un pilastro dell'immaginario fantascientifico, così come il corpo è da sempre un tema fondamentale nella narrazione cinematografica.
CISYNBIO – Cinema and Synthetic Biology è un progetto di ricerca che parte dall'Austria e si svolge nel periodo agosto 2009 – agosto 2012. L'obiettivo è analizzare film, serie televisive e prodotti audiovisivi per capire come viene descritta e rappresentata la biologia sintetica, e valutare il suo impatto nella società. Si tratta di un settore tra i più dinamici della ricerca biologica, che coinvolge, ad esempio, attività e studi nell'ambito del DNA artificiale.
Il progetto, finanziato con 285 mila euro dall'Austrian Genome Research Programme, è coordinato dallo scienziato austriaco Markus Schmidt e il team comprende biologi, fisici, sociologi. Collegato al progetto, c'è anche Bio:Fiction: il primo festival scientifico, artistico e cinematografico al mondo dedicato alla biologia sintetica, organizzato quest'anno dal team di CISYNBIO, con eventi in Austria, Germania, Cina ed Australia.
Verso la fine del progetto, verrà preparato anche un kit da utilizzare nelle scuole, per incoraggiare gli insegnanti ad usare materiali video come strumento educativo per spiegare i concetti della biologia sintetica.
Per approfondimenti su questo argomento, c'è anche una utile sezione di links sul sito web del progetto.