Il titolo di questo post riprende una espressione usata dal chimico italiano Mario Pagliaro per descrivere lo stato attuale del mondo dell’energia, con riferimento soprattutto al settore delle energie rinnovabili.
In questo big game che è diventata la gestione mondiale delle risorse energetiche, il rapporto tra fonti green e fonti fossili è un tema centrale.
In Italia, Pagliaro (che lavora tra il Cnr di Palermo e il resto del mondo) è tra gli scienziati più attivi nella ricerca e nella comunicazione delle fonti di energia rinnovabili (in particolar modo di quella solare) e ha fondato il Polo Solare della Sicilia. Tra le iniziative da lui ideate, c’è anche il meeting internazionale Sunec – Sun New Energy Conference (9 – 10 settembre 2015 in Sicilia) al quale parteciperanno scienziati provenienti da tutto il mondo.
Anche a livello economico, il settore dell’energia solare attrae sempre più attenzione: già all’inizio di quest’anno, Deutsche Bank aveva pubblicato un outlook positivo sugli investimenti e sulla competitività del settore.
Investimenti in crescita, come conferma Alessandro Mele, Ceo di EthicalFin, società di investimento basata a Londra e particolarmente focalizzata sulle energie rinnovabili: “Vogliamo affiancare gli imprenditori nel percorso di superamento delle sfide e nel cogliere le nuove opportunità di crescita in Italia e sui mercati esteri, ponendo la finanza al servizio dell’impresa. Intendiamo mantenere il focus sul mercato italiano e sviluppare ulteriormente il clean tech a livello internazionale“.
In Italia, a marzo di quest’anno, è stato siglato un accordo tra l’Enel e l’Enea-Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile per la realizzazione di studi e sperimentazioni di nuove tecnologie applicate alla generazione di energia elettrica.
Un sito web nel quale trovare approfondimenti sul costo dell’energia e sui cambiamenti climatici è behindenergy.com.
E c’è anche una start up italiana che mira a ridurre il costo delle bollette della luce e del gas: Almadom.us, fondata da Marco Zanchi e Alessandro Benedetti. L’idea è quella di offrire una soluzione per risparmiare energia controllando luci, termostati, prese e valvole attraverso un dispositivo multimediale che sostituisce gli interruttori e con il quale si può interagire tramite smartphone, touchscreen, computer, tablet, comandi vocali. Si tratta di un prodotto pensato per rendere smart piccoli e medi appartamenti, case vacanze e uffici di piccole e medie imprese, senza bisogno di fare lavori in casa. Come spiegano i due giovani fondatori: “L’idea è nata quasi per ‘gioco’: avvicinando lo smartphone ad un interruttore a muro, abbiamo notato che era delle stesse dimensioni e ci siamo chiesti perché non esistesse un touchscreen al posto degli interruttori. A quel punto, abbiamo iniziato a studiare un sistema con un microcomputer da utilizzare nelle nostre case, e abbiamo capito che, applicando la tecnologia dei cellulari alla domotica, potevamo risolvere un problema offrendo un servizio competitivo“.
Il gioco dell’energia è sempre più grande.