La parte piemontese del mio DNA mi fa essere particolarmente sensibile al cibo di qualità.
E al di là delle mie questioni genetiche, il cibo è certamente tra i prodotti italiani più conosciuti e apprezzati, sia in Italia sia nel mondo.
Quest’anno, peraltro, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico, ICE, CONI, Unioncamere e Assocamere Estero, hanno dato avvio a The Extraordinary Italian Taste: un programma di promozione all’estero della cucina italiana di qualità, con particolare attenzione, nel biennio 2016 – 2017, a Stati Uniti, Giappone, Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti, Brasile. Più in specifico, si tratta di eventi come La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (21 – 27 novembre 2016 nelle Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura); di master class per chef non italiani, finalizzate a diffondere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane; di borse di studio per chef italiani al di sotto dei 30 d’età; di giornate dedicate alla cucina italiana di qualità, promosse dal CONI in eventi sportivi internazionali, come è avvenuto nelle Olimpiadi di Rio de Janeiro svolte durante l’estate 2016.
A livello economico, nel 2015 le esportazioni dell’agroalimentare italiano sono cresciute del 7,4 per cento rispetto al 2014, per un valore complessivo di 36,85 miliardi di euro nel 2015.
Inoltre, il caffè sta conquistando una attenzione particolare fra i consumatori e i mercati orientali. Ad esempio, nelle scorse settimane, il sud coreano Park Dae Hoon ha vinto il titolo Espresso Italiano Champion 2016 nella finalissima (a Trieste) della gara internazionale riservata ai baristi indetta dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano. “Di anno in anno questa competizione assume sempre più importanza, selezionare il vincitore è diventato estremamente difficile. La gara attrae, infatti, sempre più baristi provenienti da tutte le parti del mondo – ha dichiarato Paolo Nadalet, presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano –. Nella finalissima di quest’anno, due baristi su sei erano asiatici. Il mercato asiatico è in forte espansione e la nostra attività, attraverso la gara Espresso Italiano Champion, è un elemento essenziale nella diffusione della cultura del nostro caffè anche in questi Paesi”.
Ancora in tema di caffè, l’azienda italiana Illy – con sede principale a Trieste e specializzata nella produzione di caffè – ha presentato nei giorni scorsi la prima edizione del Premio Internazionale Ernesto Illy alla Delegates Dining Room delle Nazioni Unite, a New York. Con questo premio, l’azienda riconosce l’impegno dei coltivatori locali di caffè, sottolineando l’importanza di lavorare insieme a loro con logiche di qualità e sostenibilità. In questa prima edizione, il Premio è andato all’etiope Ahmed Legesse.
Con riferimento ad uno dei più celebri prodotti gastronomici italiani – la pizza -, proseguono le attività di Pizza Rossa, fondata nel 2014 a Londra dagli imprenditori italiani Corrado Accardi e Luca Magnani. I prodotti preparati da Pizza Rossa sono fatti con ingredienti provenienti dall’Italia, e oltre alla pizza sono disponibili anche pasta e torte italiane.
Tra chi si occupa di enogastronomia, c’è anche l’italiana Meri Mura, specializzata nel selezionare vino, cibo e ristoranti in Italia e nel mondo.
Tornando in Italia, dal 24 al 26 novembre 2016, negli studios di Cinecittà a Roma (via Tuscolana 1055), si svolgerà la quinta edizione del seminario di formazione sull’enogastronomia e sul marketing territoriale organizzato dall’Università Tor Vergata di Roma (Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media). Le prime due giornate sono focalizzate su sei master class in aree specifiche dell’enogastronomia, mentre la giornata del 26 novembre sarà centrata sulla bevanda giapponese del sake. Informazioni di dettaglio, costi e contatti nel file .pdf di seguito.
Per chi ama il cioccolato, infine, c’è il Salon du Chocolat a Milano dal 9 al 12 febbraio 2017.
Il cibo italiano può diventare ancora più globale.