L’eterno ritorno della fiction, tra culture della narrazione e cambiamenti di mercato

Passano gli anni, passano le epoche, ma la fiction è sempre tra noi.

Al giorno d’oggi, però, la fiction non viene vista soltanto tramite il televisore, ma anche su altri apparecchi, come il tablet, lo smartphone, il pc.

Per chi si occupa di scrivere i prodotti audiovisivi di intrattenimento, capire il nuovo scenario di mercato è diventato fondamentale. Nell’ultimo decennio, lo streaming è diventato fonte di ricavi per i nuovi operatori di mercato (come Netflix) e anche i giganti tradizionali (Disney, ad esempio) si sono dovuti adeguare, in qualche modo, alle innovazioni. Senza dimenticare che big players tecnologici come Apple e Amazon hanno deciso di investire nel settore dell’intrattenimento.

Netflix ha deciso di aprire una sede in Italia, a Roma, e sta progettando di aprire anche un proprio e-commerce.

Uno dei sogni dei pubblicitari e dei dirigenti dell’industria dei media potrebbe avverarsi: registrare l’audience totale. Recentemente, le società Kantar ed Ipsos si sono aggiudicate il contratto per fornire una soluzione di misurazione dell’audience crossmediale in Olanda, grazie ad un nuovo sistema di rilevazione crossmediale. Il progetto, il primo in assoluto in questo campo, sarà implementato in collaborazione con la Nationaal Media Onderzoek, che rappresenta gli interessi dell’industria olandese dei media, e sarà in grado di fornire informazioni sul pubblico olandese combinando visione, ascolto, navigazione e lettura attraverso un unico sistema integrato. Le rilevazioni dell’audience totale saranno fornite a TV, media digitali, stampa e radio in un unico dataset.

Sul portale britannico screenhitstv.com si possono integrare gratuitamente le proprie piattaforme streaming, creando una lineup personalizzata.

I grandi successi del passato, peraltro, lasciano una scia di fans nostalgici, come ha compreso l’industria statunitense tra recenti reunion (Friends) e revival (Sex&The City).

Ma anche la propria vita può essere godibile da narrare, come ha fatto il celebre attore canadese Jim Carrey, classe 1962, nella propria autobiografia, scritta con Dana Vachon, pubblicata quest’anno in Italia con il titolo Ricordi e bugie dalla casa editrice La nave di Teseo.

Da oggi, 1 luglio 2021, è disponibile, in uscita contemporanea mondiale, anche il romanzo C’era una volta a Hollywood del celebre regista statunitense Quentin Tarantino, pubblicato in Italia da La nave di Teseo. Questo romanzo precede l’omonimo film del 2019, e del film è stato ispirazione, con forti differenze nei personaggi e nello sviluppo narrativo.

Una iniziativa utile a fini didattici e di aggiornamento per i professionisti è quella realizzata dall’Associazione 100 autori: sul sito Sceneggiatureitaliane.it è possibile scaricare molte sceneggiature di film e documentari italiani.

Di recentissima pubblicazione è il libro, in due volumi, Storia delle serie tv, a cura di Armando Fumagalli, Cassandra Albani e Paolo Braga, Audino editore. Nei due volumi, vengono ricostruiti 70 anni di storia della serialità televisiva, prendendo in esame generi e prodotti trasmessi dagli anni ’50 ad oggi. Il progetto nasce dall’esigenza di capire perché e in che modo, nell’ultimo decennio, il linguaggio cinematografico abbia trovato nella televisione e nelle piattaforme digitali i suoi nuovi canali di affermazione con prodotti che stanno progressivamente conquistando lo spazio una volta occupato dal cinema. Per la stesura dei due volumi i curatori hanno coordinato un team di studiosi di diverse università e professionisti del settore.

In Italia, opera il collettivo di autori This Writing Room, che si occupa di servizi di scrittura per cinema, teatro, narrativa e social media.

Una sceneggiatrice italiana emergente a Los Angeles è Gaia Violo, classe 1989, già con diversi lavori cinetelevisivi al proprio attivo: qui una sua recente intervista.

In ambito italiano, quest’anno è nata Casta Diva Entertainment, la nuova linea di attività della business unit creative content production dedicata al mondo della televisione e collocata all’interno di Casta Diva Pictures. Alla guida, Massimo Righini, entrato nel gruppo come chief creative officer. Con la nuova linea, Casta Diva Group (con sede principale in Italia, a Roma e Milano) stima di generare un introito tra i 3 e i 5 milioni di euro all’anno.

E ad agosto 2020 ha debuttato sul segmento Aim Pro di Borsa italiana, Fenix Entertainment: società attiva nella produzione e distribuzione di contenuti cinematografici, televisivi e musicali. Attraverso la quotazione, si punta al rafforzamento della struttura e del posizionamento sul mercato produttivo. La società ha sede a Roma, ed è stata fondata nel 2016 dai fratelli Riccardo e Matteo Di Pasquale e da Roberta Giarrusso. L’inizio dell’attività autonoma di produzione è avvenuto nel 2019, sia nel cinema (con Burraco Fatale, in distribuzione nel 2020) che nei programmi TV (That’s Amore, trasmesso nel 2019 da Rai 3). Fenix Entertainment è presente in tutta la catena di realizzazione, sia in ambito cinematografico-televisivo che musicale: dalla scelta dei soggetti, alla sceneggiatura, dalla produzione, co-produzione e post-produzione, fino alla distribuzione.