Nell’immagine: Paola Severino, Vice President, Luiss University; Shawn Patrick Crowley, Chargé d’Affaires ad interim, US Embassy in Rome; Andrea Prencipe, Rector, Luiss University. Luiss Diplomatic Forum. Roma, 13 febbraio 2023.
Dopo i posts del 9 e 10 febbraio 2023 dedicati alle connessioni tra Italia e Stati Uniti, concludiamo questa “trilogia” con il Luiss Diplomatic Forum svoltosi ieri a Roma.
Ad organizzare e ospitare il meeting è stata l’Università LUISS “Guido Carli” di Roma, ateneo che sta intensificando le proprie attività internazionali e annovera tra i suoi ex studenti anche gli attuali ambasciatori d’Italia in Ucraina (Pier Francesco Zazo) e in Brasile (Francesco Azzarello).
Dopo le prime due edizioni, dedicate rispettivamente alle relazioni con l’Europa e con l’Africa, questa terza edizione del Luiss Diplomatic Forum è stata focalizzata sull’analisi delle attuali relazioni transatlantiche.
In video collegamento da Washington, Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America, ha affermato: «La competizione globale è diventata sistemica e le alleanze, come quella tra Italia e Stati Uniti, sono diventate fondamentali. La ricerca scientifica e tecnologica è diventata un terreno strategico. Le relazioni transatlantiche generano oltre 6 trilioni di dollari».
Shawn Patrick Crowley, Chargé d’Affaires ad interim dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, ha dichiarato: «La relazione tra Italia e USA è uno dei pilastri dell’alleanza transatlantica. La settimana prossima ricorre il primo anniversario della ingiustificata invasione dell’Ucraina da parte russa. L’alleanza atlantica è più forte quando opera unita. Noi crediamo che ci siano opportunità per le imprese europee nell’ambito dell’Inflation Reduction Act. Gli Stati Uniti vogliono impegnarsi per rafforzare l’alleanza atlantica per obiettivi di prosperità e sicurezza».
Antonio Tajani, Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazioni Internazionale, ha tenuto una lectio magistralis spiegando: «La politica estera italiana ha due punti fermi: l’Europa e le relazioni transatlantiche. Come italiani, vogliamo fare la nostra parte per la stabilità e la sicurezza. La questione della Libia è prioritaria per noi, e bisogna mettere allo stesso tavolo Turchia ed Egitto, coinvolgendo anche Qatar ed Emirati Arabi. Abbiamo scelto di staccarci dalla fornitura energetica russa, lavorando di più con Nord Africa e Asia. Tutto il sistema Italia fa parte della politica estera italiana. L’Italia ha oltre 4 milioni di piccole e medie imprese che devono internazionalizzarsi. L’Italia vuole attrarre investimenti duraturi con una logica di diplomazia della crescita, facendo attenzione anche all’Africa. Vogliamo che la futura classe dirigente africana sia amica dell’Italia. Con gli Stati Uniti, con il Giappone e con il Cile possiamo mettere in atto strategie per le materie prime. All’estero, l’Italia e gli italiani sono ben visti. Si possono rafforzare le relazioni tra Europa e Stati Uniti anche attraverso lo sport: alla fine di settembre di quest’anno, per la prima volta si giocherà in Italia la Ryder Cup, uno dei più antichi e prestigiosi tornei di golf al mondo. Noi siamo dalla parte del diritto internazionale e per il sostegno all’Ucraina: c’è un problema con la leadership russa ma non con il popolo russo, e in tal senso desideriamo coinvolgere maggiormente gli Stati Uniti, la Cina e la Turchia».
Simone Crolla, Managing Director della American Chamber of Commerce in Italy, ha sottolineato: «Nonostante le crisi di questi anni, il sistema economico transatlantico ha continuato a funzionare. Il rapporto tra USA e Italia vede ottime relazioni commerciali. Negli ultimi 15 anni, le imprese italiane hanno iniziato ad alfabetizzarsi anche sul mercato statunitense. All’interno di questo quadro, la diplomazia ha un ruolo sempre più importante. Nella crisi che stiamo vivendo ci sono anche opportunità. Oltre a food, fashion, furniture, dobbiamo ragionare anche sulla farmaceutica, sulla robotica e sulla tecnologia».