Il progetto dell’euro digitale: aggiornamenti e prospettive

“L’Eurosistema è impegnato da oltre due anni nel progetto dell’euro digitale; entro la fine del 2023 stabilirà se procedere o meno con una fase realizzativa che sarà dedicata alla sua implementazione. Nel frattempo la Commissione e il Parlamento Europeo si apprestano a mettere in campo una proposta legislativa in materia. Solo dopo la pubblicazione della proposta normativa e della fase realizzativa, gli organi decisionali della Banca Centrale Europea decideranno se procedere o meno con l’emissione dell’euro digitale. Se la decisione sarà presa, si tratterà di una moneta utilizzabile nei pagamenti al dettaglio da parte di tutti i cittadini”, scrive Piero Cipollone, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, nella sua prefazione al libro Euro digitale. Una sfida da vincere nell’interesse di tutti di Emilio Barucci, appena pubblicato dalla casa editrice Egea.

Docente di Finanza Matematica al Politecnico di Milano, Emilio Barucci ha scritto una guida per capire il progetto dell’euro digitale.

Dopo una “fase di investigazione” durata due anni, la Banca Centrale Europea si appresta, nell’autunno 2023, a decidere se procedere o meno con una “fase di realizzazione di durata triennale, che dovrebbe essere propedeutica alla scelta se emettere o meno l’euro digitale. Una risoluzione sarà presa dopo che il Parlamento Europeo avrà legiferato in materia fornendo le principali linee di indirizzo.

«La decisione non è stata ancora presa – spiega Baruccima ci sono tutti presupposti perché sia positiva visto lo stato di avanzamento del progetto, il dispendio di energie e la rilevanza delle motivazioni che spingono in questa direzione».

In prospettiva, l’euro digitale sarà una moneta di banca centrale, chiamata a coesistere con l’euro tradizionale e con gli attuali sistemi elettronici di pagamento al dettaglio: bancomat, bonifici bancari, carte di credito, app di pagamento, sistemi di pagamento e-commerce.  

Come è noto, a partire dagli anni Dieci sullo scenario internazionale sono aumentati i soggetti e gli strumenti che hanno iniziato a fare concorrenza alle valute tradizionali: fornitori di servizi alternativi di pagamento, altri stati sovrani, criptovalute, aziende hitech, operatori privati del settore finanziario.

«L’introduzione dell’euro digitale – spiega Barucci –  richiederà la messa a punto di molti fattori da cui dipende il successo dell’iniziativa: il livello di privacy, il ruolo degli operatori privati, l’infrastruttura di pagamento, la tecnologia che ne è alla base, la sua remunerazione. Illustrando le scelte esplorative che sono state fatte, in questo libro cerco di mettere in evidenza le aspettative dei cittadini, le opzioni sul tavolo, gli obiettivi che la Banca Centrale Europea e il Parlamento Europeo vogliono raggiungere e le possibili ricadute sulla vita quotidiana delle persone. Tra gli obiettivi che mi preme ricordare: centralità della moneta di banca centrale, efficienza sul fronte dei costi, privacy degli individui, lotta alla criminalità, inclusione, stabilità e innovazione finanziaria. In presenza di tanti obiettivi non sarà facile trovare la quadratura del cerchio: le specificità adottate, infatti, dovranno trovare un equilibrio tra le priorità da raggiungere».

Il libro sarà presentato:

Giovedì 11 maggio 2023 a Milano, Libreria Egea, viale Bligny 22, ore 18, per informazioni: qui.

Giovedì 18 maggio 2023 a Savona, complesso S. Paolo, piazza Giulio II, sala Azimut, ore 18:30, per informazioni: qui.