Quando si ha una meta, anche il deserto diventa strada, afferma un proverbio arabo.
Ora, le metropoli non sono il deserto, e a molti sarà capitato di vedere film in cui c'è la scena in cui si chiama un taxi per strada, alzando un braccio.
E al giorno d'oggi c'è anche la app per fare arrivare un taxi: si tratta di Hailo, app creata nel 2011 a Londra da tre tassisti e tre imprenditori internet, disponibile per iPhone e Android Phone. La app è sviluppata in collaborazione con i tassisti regolari della capitale britannica e il pagamento del servizio può avvenire con carta di credito, di debito o in contanti.
Oltre a Londra, il servizio è in fase di sviluppo anche a New York, Boston, Chicago, Dublino, Toronto, Madrid, Barcellona, Tokyo. Finora, Hailo ha ottenuto finanziamenti di venture capital per 20 milioni di sterline.
Informazioni per i tassisti londinesi con licenza: qui. Posizioni aperte: qui.
D'altra parte, la mobilità pubblica e privata in aree metropolitane molto estese è un tema sempre più d'attualità e le soluzioni che consentono di migliorare i servizi, sia per i cittadini-clienti sia per gli addetti ai lavori, hanno margini di sviluppo.
Certo, è curioso pensare al tassista "tecnologico" che sa muoversi tra apps e smartphones. Ma a Londra sono cose che possono succedere. Così come possono accadere molte altre cose in London: qui un recente post della scrittrice e blogger Chiara Cecilia Santamaria sul suo blog personale, dal titolo: Perché amo Londra.
Ora che il fiume della modernità è straripato e sono arrivati i personal media, il viaggio in taxi, lo scambio di opinioni con il tassista, la visione della città dal finestrino magari non hanno più lo stesso sapore di una volta, ma il tassista rimane tra le figure caratteristiche della vita metropolitana, nonché una delle persone con cui si può dialogare per avere qualche idea sullo spirito del tempo (se vuoi capire come va il mondo, devi parlare con la gente o con chi lavora con la gente).
Anche il mondo del cinema si è occupato del personaggio del tassista, ad esempio con i film Taxi Driver (Usa, 1976, regia di Martin Scorsese) e Il tassinaro (Italia, 1983, regia di Alberto Sordi). E il cantante Lenny Kravitz ha intitolato una sua canzone Mr. Cab Driver (video qui sotto).
E sia i post sia i viaggi in taxi arrivano a conclusione, non prima però di aver citato Italy Sustainable Travel: il progetto per fare conoscere il territorio italiano al di là degli stereotipi, ideato a Berlino da Ottavia Ricci e Piera Ghisu.