Nell’immagine: l’attrice Charlize Theron, nel film Atomic Blonde (USA, 2017, regia di David Leitch).
Eccoci a settembre, il primo dei mesi dell’anno a finire in –bre (smile). Così come, in inglese, september è il primo dei mesi dell’anno a finire in –ber (smile).
L’estate 2017 è stata anche l’estate del grande caldo climatico in Italia. Che ora, sembra finito. Oggi, in Rome Area è caduta un bel po’ di pioggia, dopo parecchio tempo.
Per questo post, ho tratto ispirazione dal film Cocktail (USA, 1988, regia di Roger Donaldson), nel quale Tom Cruise interpreta un giovane che affronta varie vicissitudini nel corso della propria vita, a partire da una esperienza come barman a New York.
Si potrebbe dire che la vita sia un cocktail, in cui a volte si possono scegliere gli ingredienti e a volte no. E in ogni, caso, bisogna saper mescolare gli ingredienti nel miglior modo possibile.
Gli appassionati di cinema (ma probabilmente anche coloro che non lo sono) avranno riconosciuto subito la persona nell’immagine di questo post: Charlize Theron, attrice sudafricana (naturalizzata statunitense), protagonista del recente film Atomic Blonde, arrivato il mese scorso nei cinema italiani con il titolo Atomica Bionda. In questo film, Charlize Theron interpreta un agente segreto, che apparentemente lavora per i servizi segreti britannici, inviato in missione per recuperare una lista di persone compromesse con la Guerra Fredda: il film è ambientato nel novembre 1989, pochi giorni prima della caduta del Muro di Berlino, e questo agente segreto si muove tra Berlino Ovest e Berlino Est, in un intreccio di servizi segreti britannici, statunitensi, francesi, russi.
Dal 1989 ad oggi, sono cambiate molte cose nel mondo.
Ad esempio, oggi la rete internet permette di abitare la distanza. E recentemente ci sono stati accessi a questo NòvaBlog da Paesi come il Suriname, la Giamaica, la Tanzania, e le ormai tradizionali Isole Hawaii (smile).
Ma per fortuna, alcuni valori come l’amicizia possono attraversare le epoche storiche senza cambiare.
Durante questa estate, sono andato al matrimonio di un mio amico, che ha uno spirito creativo ed è appassionato di musica. Ci conosciamo da sempre, è uno di quegli amici alla «Ehi Phil!», «Ehi Mitch!» (smile). I matrimoni sono occasioni buone anche per osservare alcuni mutamenti sociali, ed è stata una giornata bella e interessante. Per la prima volta, ho assistito ad un matrimonio celebrato in un bosco (situato nell’Italia centrale). Fortunatamente, quel giorno il caldo era accettabile. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile, con un parente dello sposo ad officiare la cerimonia, e un violinista a suonare per gli sposi e per gli invitati. Tra gli invitati, peraltro, c’era anche un “quasi-sosia” di Elvis Presley (1935 – 1977). Ad un certo punto, è apparso anche un cavallo. Si è materializzato anche un caricaturista, per disegnare un ritratto-caricatura degli invitati. Ovviamente, non sono mancati la musica e i balli, tra un A Saint Tropez / la luna si desta con te / e balla il twist / e un Tu Vuò Fa’ l’Americano. In tutto ciò, lo sposo e la sposa erano davvero emozionati e con le lacrime agli occhi. Buona fortuna!
Come è consuetudine nei matrimoni, sono state scattate molte fotografie. Per chi si occupa di fotografia, la rivista trimestrale cartacea italiana EyesOpen! (sede a Milano, diretta da Barbara Silbe e Manuela Cigliutti) sta selezionando le fotografie di giovani fotografi, da pubblicare sul numero autunnale della rivista (dedicato ai giovani talenti). Fino al 15 settembre 2017, i fotografi under 30 – professionisti e non – possono inviare a redazione@eyesopen.it, in un unico file PDF:
– 10 fotografie
– testo a corredo del lavoro
– biografia con data di nascita
– contatti
I generi fotografici ammessi sono:
– reportage sociale
– storie quotidiane e non (documentale)
– progetti di ricerca personale a tema libero
I lavori fotografici non in linea con i criteri richiesti o lontani dai generi richiesti non saranno presi in considerazione. Le fotografe e i fotografi selezionati per la pubblicazione verranno contattati telefonicamente o via e-mail per la conferma della pubblicazione e per la richiesta dell’invio delle fotografie nella risoluzione più adatta per la stampa.
Per chi fosse in modalità “luna di miele e dintorni”, a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, c’è una mostra dedicata alla rappresentazione grafica dei sentimenti, dal 9 al 24 settembre 2017, con ingresso gratuito, entrando da via Milano 13.
«La natura non fa nulla di inutile», diceva il filosofo greco Aristotele (384 a. C. – 322 a. C.). Sono d’accordo, anche in riferimento al fatto che nessun organo è inutile nel corpo umano. Ma alcuni problemi possono venire a crearsi quando ci si mette di mezzo l’intelletto degli esseri umani.
Aveva ragione il filosofo britannico Hobbes (1588 – 1679) o il filosofo svizzero Rousseau (1712 – 1778)? Hobbes pensava che, allo stato di natura, gli esseri umani fossero animali selvaggi e competitivi, mentre Rousseau pensava che gli esseri umani potessero arrivare a mettersi d’accordo gli uni con gli altri per risolvere problemi. Probabilmente, Hobbes aveva ragione nei giorni dal lunedì al venerdì, e Rousseau aveva capito meglio come funzionano gli esseri umani durante il sabato e la domenica.
Di sicuro, al giorno d’oggi è diventato fondamentale fare in modo che le idee diventino qualcosa di concreto e proponibile sul mercato.
Compatibilmente con le proprie possibilità economiche e con la propria mentalità, bisognerebbe circondarsi di cose belle nella vita. D’altra parte, sono nato nel segno zodiacale dei Gemelli (con ascendente Leone) e dunque ho un fortissimo senso dell’estetica (smile).
Ognuno, ovviamente, ha i propri gusti.
L’arte, ad esempio, può essere intensa come una “manifestazione immediata” della bellezza. Mi torna in mente il film Two Much – Uno di Troppo del 1996 (regia di Fernando Trueba), nel quale Antonio Banderas interpretava due fratelli gemelli, ma in realtà era sempre lui: il pittore Art. Fortunatamente per Banderas, gli sceneggiatori avevano scritto il film in modo che Art riuscisse ad accoppiarsi con entrambe le sorelle protagoniste del film: Betty Kerner (interpretata da Melanie Griffith) e Liz Kerner (interpretata da Daryl Hannah).
Anche il cibo può essere fonte di bellezza e di piacere. Ricordate il film Simply Irresistible – Semplicemente Irresistibile? Datato 1999 (USA, regia di Mark Tarlov), la trama racconta di una giovane chef (Amanda Shelton, interpretata da Sarah Michelle Gear) che riesce a conquistare l’uomo di cui si era innamorata, preparando cibi fatti con molto sentimento.
Già, gli anni Novanta: un’epoca di ottimismo diffuso sul futuro. La Storia ha poi mostrato che sarebbero arrivati tempi molto difficili. Anche e soprattutto in Italia.
La generazione degli attuali ventenni e trentenni italiani ha preso in pieno la crisi iniziata alla fine degli anni Zero, e ha ereditato una Italia molto ingessata e con vari problemi. A livello globale, si inizia a intravedere l’uscita dalla crisi? L’economia USA mostra segni di ripresa solida, seppur non stia correndo, e anche la Cina sta inviando segnali di solidità. In Europa, la situazione è più complessa perché bisogna gestire situazioni molto delicate, come l’euro nei Paesi dell’eurozona e la Brexit. In Italia, la ripresa potrebbe essere una “ripresina”, e chi guarda anche all’estero ha più probabilità di andare meglio. Questi anni Dieci stanno portando via varie cose e ne stanno facendo emergere altre: per quanto riguarda la società italiana, due tratti sociali emersi in questi anni sono l’invidia e la vanità.
Beppe Severgnini (classe 1956) è un giornalista italiano che da molto tempo osserva e descrive i comportamenti degli italiani. Lavora al quotidiano Corriere della Sera dal 1995, e dal 2017 dirige 7, il settimanale pubblicato il giovedì con il Corriere della Sera (e disponibile anche negli altri giorni della settimana). Inoltre, frequenta da molti anni il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America (è anche contributing opinion writer per il New York Times dal 2013). Lunedì 25 settembre 2017, Severgnini sarà a Chicago (Illinois, USA) per una conferenza-evento dal titolo: 100 buone ragioni per amare l’Italia. Sede: Istituto Italiano di Cultura, 500 N Michigan Avenue, Suite 1450, ore 6 pm locali. L’evento è ad ingresso gratuito e sarà condotto sia in lingua italiana sia in lingua inglese. Per registrarsi: qui.
Con riferimento al Regno Unito e all’Italia, l’Ambasciata del Regno Unito a Roma è in cerca di giovani (soprattutto studenti universitari) per internships (con un rimborso spese) di sei mesi nelle aree Press and Communication (scadenza domande: 7 settembre 2017) ed Economy (scadenza: 8 settembre 2017). Tutte le informazioni: qui.
A proposito di britannici, un ex premier britannico, Benjamin Disraeli (1804 – 1881) diceva che «di solito, l’uomo che ha più successo nella vita è colui che ha più informazioni».
Se Disraeli vivesse al giorno d’oggi, sarebbe stupito dalla quantità di informazioni che circolano sul web. Ma con tutti i numeri, le immagini, le notizie e le informazioni disponibili in questa epoca, gli esseri umani sono in grado di programmare il mondo in maniera razionale? Con il web, cosa si guadagna e cosa si perde? Quale saranno gli intrecci futuri tra natura, esseri umani e tecnologia? Domande alle quali può rispondere Derrick de Kerckhove (classe 1944), studioso di comunicazione di livello internazionale. Nato in Belgio, naturalizzato canadese, italiano d’adozione (da qualche anno, vive stabilmente in Italia, a Roma), de Kerckhove è attualmente direttore scientifico della rivista Media Duemila (diretta dalla giornalista Maria Pia Rossignaud, sede a Roma). Da nove anni, Media Duemila organizza il Premio Nostalgia di Futuro, dedicato a Giovanni Giovannini (giornalista e scrittore italiano, 1920 – 2008), nel quale vengono premiati studenti universitari e professionisti che si siano distinti nel panorama dei media e del giornalismo. Di solito, l’evento di premiazione si svolge a Roma, ma quest’anno, invece, si svolge a Milano, giovedì 28 settembre 2017 alle ore 15 in piazza Mercanti 2, nella sala Parlamentino di Palazzo Giureconsulti (zona Duomo), ingresso libero. Programmare il mondo: ne siamo capaci? sarà il tema dell’evento. Oltre a de Kerckhove, interverranno, tra gli altri, Monica Maggioni (presidente Rai), Cosimo Accoto (visiting scientist presso il Sociotechnical Systems Research Center dell’MIT – Massachussetts Institute of Technology, studioso di big data e software).
Direi che questo cocktail sia ormai pronto (smile).