Gli scienziati possono certamente dare un contributo per affrontare le grandi questioni del presente e del futuro, sia sul lato della divulgazione che della ricerca scientifica.
Ad esempio, la scienziata, scrittrice e performer Gabriella Greison, classe 1976, ha studiato Fisica a Milano e a Parigi, svolge ricerca in maniera indipendente sulla meccanica quantistica e sulla fisica nucleare, e da alcuni anni si dedica anche alla divulgazione dei temi della fisica. Sabato 24 settembre 2022 a Milano, Greison reciterà il proprio monologo inedito “La Fisica dei Cambiamenti Climatici”, alle ore 19 alla Biblioteca degli Alberi, Piazza Gae Aulenti nel corso dell’evento Il Verde e il Blu Festival. La partecipazione è gratuita, con registrazione consigliata qui.
Nel frattempo, nel settore aerospaziale prosegue lo sviluppo di MIPRONS, società nata nel 2019 dall’idea del fondatore, l’ingegnere Angelo Minotti, per rispondere alla necessità di velocizzare le manovre orbitali al fine di anticipare l’operatività del satellite e innalzarne il livello di sicurezza in caso di minaccia di collisione. Con sede a Colleferro (Roma), il team di MIPRONS sta studiando soluzioni per utilizzare acqua nelle applicazioni spaziali: dal propellente dei propulsori alle necessità umane sui pianeti. A luglio 2022, Thales Alenia Space, società partecipata da Thales al 67% e da Leonardo al 33%, e MIPRONS hanno firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di un propulsore spaziale alimentato ad acqua. Basato su tecnologia MIPRONS protetta da brevetto in Italia ed in fase di nazionalizzazione in altri 49 paesi, il propulsore sarà miniaturizzato, ad alta spinta e alimentato tramite acqua. Attraverso il processo di elettrolisi vengono derivati idrogeno e ossigeno che sono poi immessi in camera di combustione. Questo propulsore ha nella compattezza e nella scalabilità ulteriori punti di forza per il suo impiego dai nano satelliti ai satelliti di grandi dimensioni.
Dallo Spazio alla Terra, ora, con il recente incontro tra il Ministro degli Investimenti dell’Arabia Saudita, Khalid Al-Falih, e l’Amministratore Delegato del Gruppo ENI, Claudio Descalzi. Il Ministro Saudita ha illustrato le prospettive del Paese al 2030 e la strategia nazionale di investimento saudita (Saudi National Investment Strategy). A margine dell’incontro, Eni e il Ministero degli Investimenti saudita hanno firmato un memorandum d’intesa finalizzato a promuovere la cooperazione tra Eni e istituzioni e aziende saudite, con particolare riferimento alla chimica, alla mobilità sostenibile, all’economia circolare e alla transizione energetica. Nell’area della raffinazione e della chimica, ENI è presente in Arabia Saudita già dal 1984 tramite la propria società controllata Ecofuel.
In Italia, dal 21 settembre al 23 settembre 2022 al Centro Ricerche ENEA di Casaccia (Roma), si svolgerà la prima edizione della Summer School sull’idrogeno organizzata dal Dipartimento di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA insieme all’Università La Sapienza di Roma e all’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica. L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire a dottorandi, ricercatori e giovani professionisti una panoramica tecnologica e una base di confronto sulle sfide da affrontare per l’integrazione sostenibile dell’idrogeno nel sistema energetico italiano. Grazie alla partecipazione dei principali organismi di ricerca impegnati in Italia sul tema idrogeno, (tra cui Cnr, RSE e Fondazione Bruno Kessler) e dei rappresentanti dell’industria nazionale e internazionale di settore (tra i quali Total, Enel, Eni, Alstom, Iveco, Ansaldo, Fincantieri e Toyota), la summer school punta alla promozione di una cultura e di una accettabilità sociale dell’idrogeno. Il percorso formativo, che si concluderà con una sessione di prove al volante di una vettura a idrogeno, si terrà nell’ambito dell’Hydrogen Demo Valley, il polo infrastrutturale finanziato con 14 milioni di euro dal Ministero della Transizione Ecologica. Il sito web della summer school è qui.
In Puglia, le aziende Edison, Saipem e Alboran hanno in corso di sviluppo il progetto Puglia Green Hydrogen Valley che prevede la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia), con una capacità di elettrolisi complessiva pari a 220 megawatt, alimentati da 400 megawatt di energia solare fotovoltaica. Dopo essere entrati a regime, i tre impianti saranno in grado di produrre idrogeno rinnovabile destinato ad alimentare le industrie sul territorio locale e la mobilità sostenibile.
Comau, società del Gruppo Stellantis, sta lavorando per fornire, nella manifattura, soluzioni di automazione ad alta velocità per diversi fornitori di energia a idrogeno. Le tecnologie delle celle a combustibile a idrogeno possono essere estese a molteplici tipologie di produzione. Grazie alle integrazioni tecnologiche studiate e prodotte da Comau è possibile ridurre il prezzo di produzione delle celle a combustibile e degli elettrolizzatori fino al 20%, facilitando così l’aumento della produzione e della diffusione e riducendo le emissioni di anidride carbonica. In Cina, Comau sta collaborando con Shanghai Hydrogen Propulsion Technology, un’azienda del settore delle celle a combustibile a idrogeno, per fornire una linea di produzione avanzata per l’impilamento di celle a combustibile a idrogeno.
Ancora una volta, il settore scientifico si conferma come un osservatorio importante dal quale poter intravedere il futuro.