Il contributo positivo e crescente degli Italoamericani agli Stati Uniti d’America

Ad ottobre 2022, avevo scritto qui sull’Italian American Reputation Lab: osservatorio permanente che utilizza l’Intelligenza Artificiale per tradurre la reputazione degli Italoamericani in un asset strategico misurabile e basato sui dati.

Si tratta di un osservatorio nato dalla collaborazione tra We the Italians, media company specializzata sugli Italoamericani, e Zwan, agenzia specializzata in reputation marketing, in collaborazione con Reputation Research.

Nei mesi scorsi, sono stati presentati a Washington e a New York i primi dati elaborati dall’Italian American Reputation Lab, da cui si nota che la reputazione degli Italoamericani è migliorata del 38,3% negli ultimi trent’anni.

Il Rapporto si avvale delle analisi del Reputation Rating, un algoritmo brevettato che misura e certifica in blockchain le 10 dimensioni che contribuiscono a formare la reputazione di un’organizzazione, una comunità o un Paese. Degli Italoamericani sono state valutate e misurate le azioni concrete, la leadership, la social responsibility, il comportamento nel luogo di lavoro, le performances finanziarie, i rapporti con i principali stakeholders (cittadini, investitori, comunità locale, società, partner).

Quella degli italoamericani è la terza comunità con più menzioni. Più degli irlandesi americani e dei tedeschi americani che hanno oltre il doppio dei numeri in termini di cittadini.

Un grande salto culturale percettivo sulla comunità Italoamericana è avvenuto proprio negli Stati Uniti. Se fino a 30 anni fa le maggiori discussioni sul tema Italian American riguardavano la malavita, oggi la situazione sta cambiando, sia per via delle posizioni amministrative e governative ricoperte sempre più frequentemente da membri della comunità italoamericana, sia per i tanti personaggi noti al grande pubblico, come ad esempio Lady Gaga o i Fratelli Russo.

Secondo Davide Ippolito, direttore di Reputation Research: «Questo cambio di paradigma è stato possibile anche grazie al lavoro costante di organizzazioni attive sul territorio come la NIAF, realtà no profit che dal 1975 rappresenta oltre 20 milioni di italoamericani che vivono in America. Studiando e monitorando i dati reputazionali della comunità italoamericana tramite l’Italian American Reputation Lab, vogliamo mettere a disposizione informazioni utili per favorire l’affacciarsi sul mercato americano di realtà italiane e viceversa».

«Negli Stati Uniti, una delle caratteristiche della reputazione degli italoamericani è che sono dei gran lavoratori, sia per il loro talento sia per la loro attitudine a lavorare molto e senza lamentarsi. Quando spiego questo fatto in Italia, noto sempre reazioni incredule», afferma Umberto Mucci, fondatore e CEO di We The Italians.

«Siamo onorati del fatto che gli amici dell’Italian American Reputation Lab abbiano scelto la NIAF per presentare il primo Rapporto sulla reputazione degli italoamericani e dell’Italia negli Stati Uniti. Si tratta di uno studio molto interessante su un tema fondamentale per continuare a migliorare le relazione tra i nostri Paesi e a fornire informazioni strutturate alle aziende che vogliano investire in America, anche grazie al contributo della comunità italoamericana e della NIAF», sottolinea Robert V. Allegrini, presidente della NIAF.

Una occasione per approfondire il dialogo con la comunità italoamericana sarà la cena-evento di lunedì 12 giugno 2023 a Roma al Circolo del Ministero degli Esteri, organizzata da We The Italians.

Spiega Umberto Mucci: «Anche quest’anno We the Italians organizzerà una serata di gala per celebrare l’amicizia tra Italia e Stati Uniti, e in particolare il positivo contributo della comunità italoamericana all’economia, alla cultura e ai successi degli Stati Uniti d’America. E anche nel 2023 nostri ospiti d’onore saranno i membri del Board della NIAF-National Italian American Foundation, la più importante organizzazione in rappresentanza della comunità italoamericana. Nel Gala del 2022 ci hanno accompagnato più di 200 professionisti attivi tra Italia e Stati Uniti nei settori dell’arte, della cultura, dell’impresa, dello sport, dell’istruzione, dell’enogastronomia e nelle istituzioni. Per il Gala di quest’anno stiamo preparando alcune importanti novità, che renderanno ancora più soddisfacente la serata. Per quest’anno abbiamo alzato il numero chiuso di prenotazioni, e abbiamo mantenuto lo stesso prezzo del biglietto, pari a 150 euro a persona, nonostante l’aumento dei costi delle materie prime».

Per informazioni, prenotazioni, sponsorizzazioni del We The Italians Gala 2023: info@wetheitalians.com.