Tra i personaggi dell'immmaginario collettivo, quelli dei fumetti sono da sempre un buon esempio di creatività. Il fumetto, d'altra parte, possiede una capacità trasversale di attraversare sia i mondi della realtà sia quelli dell'immaginario. Negli ultimi anni, anche il mondo del cinema ha "estratto" vari film dai comics.
Nell'editoria giornalistica cartacea, da anni si fa uso di collezioni di fumetti nei prodotti collaterali allegati ai quotidiani. Attualmente, per esempio, sono in corso le collezioni delle storie di Blek Macigno con Il Sole 24 Ore e di Milo Manara con il Corriere della Sera.
E da pochi giorni è online Fumettologica.it: un magazine online di informazione e cultura del fumetto a cura di Matteo Stefanelli, studioso di fumetto e linguaggi audiovisivi all'Università Cattolica di Milano e consulente sui temi dei comics.
Online, sul sito del portale di informazione Linkiesta.it, è anche il nuovo blog su fumetti e cultura di Tito Faraci, sceneggiatore di fumetti tra i più valenti in Italia (che qualche anno fa, mi fece scoprire anche un buon locale dove mangiare nei suoi amati Navigli a Milano).
In Italia, c'è anche una casa editrice specializzata in pubblicazioni sull'universo dei fumetti: la Tunué – Editori dell'Immaginario, con sede a Latina.
Di fumetti scrive anche Mauro Garofalo in questo post sul suo NòvaBlog.
Non va dimenticato, infine, il lavoro degli illustratori, come ad esempio nel caso di Rita Petruccioli, illustratrice romana, classe 1982, che ha già esposto lavori in Italia, Francia e Germania, spaziando dal fumetto ai libri fino alla pubblicità.
Anche il mondo dei comics evolverà verso il digitale, ma il fumetto rimane comunque una produzione culturale che mantiene ancora fascino sulla carta.