Gli Italo Globali arrivano da tutta Italia

Oggi si vota per l’elezione del Governo nel Regno Unito.

Già, il Regno Unito: è un Paese dove ormai si trova una grande Little Italy.

Il tema Italo Globali è molto trasversale, così come è molto variegata la provenienza geografica degli Italo Globali: ovvero gli italiani che lavorano con il mondo, all’estero o dall’Italia.

L’occasione è dunque propizia per fare un giro d’Italia, andando alla ricerca delle origini geografiche di alcuni Italo Globali.

Mi ci metto anche io, che sono un po’ romano e un po’ piemontese, con frequentazioni del mondo anglosassone.

Iniziamo dal Sud Italia.

Il gruppo dei siciliani è abbastanza numeroso: ci sono, ad esempio, Mario Pagliaro (chimico al Cnr di Palermo, operativo soprattutto fra Italia, Israele, Canada), Giovanni Palmisano (docente di Ingegneria Chimica al Masdar Institute of Science and Technology ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti), Cristina Alaimo (ricercatrice in Innovazione Culturale alla London School of Economics and Political Sciences e Assistant Professor in Digital Economy alla University of Surrey in Gran Bretagna), Valentina Guarneri (co-fondatrice di Machas Creative Consultancy a Londra), Gaia Violo (sceneggiatrice di film e serie televisive negli Stati Uniti, a Los Angeles), Arianna Occhipinti (imprenditrice e titolare dell’azienda vitivinicola Arianna Occhipinti a Vittoria, Ragusa, in Sicilia), Luca Vullo (autore e regista di audiovisivi in Gran Bretagna e negli Stati Uniti), Cristina Maccarrone (giornalista e social media manager in Italia), Alessandra Bonomolo (giornalista e TV producer in Gran Bretagna), Florinda Saieva e Andrea Bartoli (co-fondatori di Farm Cultural Park a Favara, Agrigento, in Sicilia), la Famiglia Planeta (produttori di vino e olio in Sicilia), Gaia Barcellona e Valentina Guerrera (co-fondatrici di Agromobile, azienda di tour enogastronomici in Sicilia).

Dall’altra grande isola italiana – la Sardegna – arrivano Meri Mura (co-fondatrice San Shin, esperta in public relations fra Italia ed estero, social media strategist nei settori del lusso e dell’enogastronomia), Ambra Medda (direttrice del dipartimento Design XX e XXI secolo della casa d’aste Christie’s a Londra), Corrado Accardi (co-fondatore di Pizza Rossa a Londra).

Risaliamo ora lo Stivale.

Ad esempio, Venanzio Ciampa (presidente The Promotion Factory a New York) ha trascorso l’adolescenza in Calabria.

Dalla Basilicata, arriva Gianluca De Novi, ricercatore in robotica applicata alla chirurgia alla Harvard University (Usa) e imprenditore.

Interessante anche il territorio pugliese, da cui vengono, ad esempio: Alessandro Mele (Ceo EthicalFin a Londra), Francesco Carlà (presidente FinanzaWorld.it), Angelo Inglese (stilista e titolare della Sartoria G. Inglese a Ginosa), Tiziana Caloro Nenezic (scrittrice, consulente presso Transearch a Miami, Stati Uniti), Luca Martera (autore e regista di audiovisivi fra Italia e Stati Uniti), Felice Limosani (creativo multidisciplinare), Marcello Mastroleo (matematico indipendente, specializzato in intelligenza artificiale, con esperienza di ricerca negli Stati Uniti).

Ci sono anche i campani: Teresa Pastena (fondatrice e direttrice dell’agenzia CV&Coffee a Londra, specializzata nel recruiting di italiani per il mercato del lavoro britannico), Francesca Cocco (responsabile del China Italy Business Innovation Center a Napoli).

Naturalmente, sono presenti anche i romani: Luca Magnani (esperto in business dei media audiovisivi, co-fondatore di Pizza Rossa a Londra), Chiara Cecilia Santamaria (scrittrice, blogger e fondatrice di Machedavvero.it, digital strategist, residente a Londra), Francesco D’Orazio (esperto in social data e co-fondatore di Pulsar Platform a Londra), Umberto Mucci (presidente di We The Italians, network di comunicazione delle attività italiane negli Stati Uniti), Loretta Napoleoni (economista e saggista, residente da molti anni fra Londra e gli Stati Uniti), Rosanna Chella (esperta in marketing dei vini italiani, residente a New York), Lara D’Appollonio (fotografa, attiva fra Roma e Londra), Giulio Mazzarini (fotografo, operativo nel Regno Unito), Simone Legno (fashion designer e creatore di giocattoli, a Los Angeles, Stati Uniti), Francesco Santilli (co-fondatore del primo Avocado Bar in Italia, a Roma), Alessia Affinita (direttrice di The Italian Community a Londra), Giancarlo Pelati (presidente di Italians of London, una delle più longeve associazioni di italiani a Londra).

Attraversando l’Emilia-Romagna, ecco Rita Comi, da Reggio Emilia (co-fondatrice di Machas Creative Consultancy a Londra).

Dalla Liguria, vengono Alessandro Ghigo (direttore creativo 77Agency, Londra-Milano), e Gabriella Greison (fisica con esperienza di studio a Parigi, scrittrice, monologhista).

Cresciuti in Piemonte: Alice Avallone (digital strategist, esperta in scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino, co-autrice del libro New York Low Cost, Rizzoli editore 2014), Davide Scalenghe (reporter televisivo freelance in Italia e nel mondo), Massimo Cotto (scrittore, giornalista Virgin Radio, storico della musica italiana e internazionale).

Nati in Lombardia: Matteo Cerri (Ceo The Family Officer Group a Londra), Oliviero Toscani (fotografo), Beppe Severgnini (giornalista, direttore del settimanale 7 – Corriere della Sera, conoscitore del mondo anglosassone).

E dal Veneto giunge Lorenzo Marini (Ceo Lorenzo Marini Group, pubblicitario e pittore fra Italia e Stati Uniti).

Gli Italo Globali arrivano da tutta Italia.