Tecnologie e linguaggio umano, fra Pechino e Singapore

Technology, language and bit
I motori di ricerca sono stati una delle prime porte di accesso al mondo dei contenuti su internet. Da Yahoo! negli anni Novanta fino a Google oggi, i search engines sono ancora uno strumento di ricerca usato quotidianamente in tutto il mondo.

Nel frattempo, stanno emergendo anche culture diverse da quella occidentale. Le lettere dell'alfabeto occidentale non sono l'unico sistema di rappresentazione del linguaggio umano. Gli ideogrammi cinesi, ad esempio, sono un sistema alfabetico e linguistico usato da oltre 1 miliardo di persone nel mondo, e hanno una struttura molto diversa dall'alfabeto occidentale.

Ed è interessante analizzare il rapporto fra tecnologie e linguaggio umano in base alle culture. Anche antropologi e mediologi si occupano di questi temi, basti pensare alle riflessioni di Walter Ong (1912 – 2003) sulle tecnologie della parola e di Derrick de Kerckhove sul sapere digitale.

Al giorno d'oggi, quando pensiamo ad un motore di ricerca, il primo nome che viene in mente a noi occidentali è quello di Google. Ma nel mondo ci sono anche altri motori di ricerca. Ad esempio, Baidu è soprannominato "il Google della Cina" ed è il primo motore di ricerca in Cina. Si tratta di una azienda web di grandi dimensioni, quotata anche alla Borsa di New York (con capitalizzazione di circa 43 miliardi di dollari, al Nasdaq).

Nei giorni scorsi, come riportato da Xinuha, una delle principali agenzie di stampa cinesi, Baidu ha aperto il suo primo centro ricerche al di fuori della Cina. Si tratta di un laboratorio a Singapore, realizzato in partnership con l'Agenzia per la Scienza, la Tecnologia e la Ricerca di Singapore. L'obiettivo è analizzare il rapporto fra tecnologia e linguaggio umano, in particolare nelle lingue parlate nel sud-est asiatico.

E' evidente l'intenzione di estendere i servizi di Baidu anche nei paesi limitrofi, e sarà interessante vedere come sarà declinata la pratica del search in culture diverse da quella cinese.

Al di là degli obiettivi di business, il rapporto fra linguaggio umano (inteso come tecnologia risalente ai primordi della civiltà umana) e motori di ricerca segna, comunque, un passo avanti.