Ha preso avvio il ciclo 2010 dei seminari del Future Concept Lab a Milano. Il primo incontro dell'anno viene solitamente collocato al termine del Salone del Mobile e si concentra sugli atlanti della creatività, con particolare attenzione ai temi delle estetiche e del design. Ma il momento storico si presta ad allargare le riflessioni al mondo nella sua interezza biologica.
Come ha spiegato Francesco Morace (presidente Future Concept Lab):"La metafora di quest'anno è l'evoluzione dei trend sulla base dell'insegnamento di Charles Darwin e delle scienze della vita. Dietro al funzionamento biologico della natura, c'è un modello che può essere molto utile anche per le organizzazioni e per le aziende. Le dimensioni di estetica, consumo, comunicazione e distribuzione si stanno intrecciando sempre più. L'autenticità sta diventando un valore sempre più importante. Quanto più un'azienda si dimostrerà varia e plurale, tanto più essa acquisirà un vantaggio competitivo implicito, biologicamente ed intellettualmente, anche se ciò avverrà in maniera non lineare".
Sulla base di tali considerazioni, la progettazione 'estetica' del film Avatar è l'esempio illustrato da Paolo Ferrarini, ricercatore senior del Future Concept Lab:"L'estetica stessa di Avatar unisce mondi attigui, in una fusione tanto sorprendente quanto credibile: animale ed umano si mescolano. Il processo creativo che ha generato l'estetica di Avatar ha seguito un percorso di innesto, così come accade nella selezione e cura delle specie vegetali. Ed anche la comunicazione del film ha seguito vie più biologiche che virali".
Hernan Berdichevsky, socio fondatore di ImagenHB, ha portato la testimonianza dell'identità argentina:"Le icone argentine sono un marchio universale. La concezione della semplicità ri-significa il senso della bellezza: bisogna analizzare la complessità per isolare l'essenziale. Abbiamo sintetizzato settantacinque icone per mostrare al mondo una Argentina diversa da quella della crisi economica, iniziata nel nostro Paese nel 2001. Gli argentini sono abituati all'incertezza permanente nella vita".
Già, la vita: la natura biologica del pianeta costituirà il grande nucleo di rigenerazione dell'esistenza. Si sta dispiegando un ventaglio di dinamiche evolutive sulle quali costruire le potenzialità per un nuovo scenario, che come un filo d'Arianna potrà portare fuori dalla crisi, ragionando sulle tendenze del naturale e sulla natura delle cose. Il grande bisogno emerso negli ultimi due anni è sintetizzabile nel tornare all'essenza delle cose e al cuore delle esperienze, senza rinunciare alla qualità autentica e liberandosi il più possibile dalle complicazioni del consumo.
Tra i concetti di natura scientifica, quello di "caso" è inaccettabile per una mentalità finalizzata al risultato come quella di oggi, e a maggior ragione per il management e per il marketing. Secondo la biologia molecolare, invece, ogni mutazione evolutiva degli organismi viventi è dovuta al caso. In quanto esseri organici appartenenti al regno animale, viviamo esperienze che ci inducono in ogni frangente a funzionare, ad assumere atteggiamenti, a scegliere. Ma in quanto animali culturali siamo forniti, più di ogni altra specie terrestre, di antenne conoscitive che influenzano le nostre elaborazioni mentali.
La cultura anglosassone tende a risolvere i problemi della quantità anziché quelli della qualità. In Italia, avviene il contrario: prevalgono l'eclettismo e la non sistematicità, che permettono di costruire un gusto denso di intelligenza, in grado di accettare la sfida del caso e della necessità.
Il colore sta emergendo come antidoto all'incertezza e come garanzia di libertà. La varietà cromatica sta diventando una leva potente per "liberare" gli oggetti dalla loro semplice funzione e dare energia ai meccanismi della ripetizione. Ci si muove sul territorio psichico dell'umore e del benessere sensoriale, entrando nella sofisticata logica delle reazioni viscerali e personali, che durano a lungo.
Questo percorso conduce alle soglie di una rivalutazione della conoscenza tipica degli alchimisti, difficilmente misurabile e standardizzabile, ma molto ricca di contenuti intensi e creativi. Conoscenza che va conciliata con i risultati ai quali ha portato la rivoluzione scientifica. E' all'interno di questa dimensione che si esprimono, oggi, gli scenari del naturale. A partire dalle sette tendenze illustrate durante la giornata.
Fioritura dell'opulenza. Ciò che oggi stimola maggiormente il mondo del progetto, dalla moda al design fino agli accessori, sono gli aspetti più esuberanti ed ancestrali della natura, che con la loro forza ingovernabile e sorprendente diventano ispirazione per forme e colori, nella direzione di nuove dimensioni dell'opulenza. Opulenza formale e cromatica che restituisce progetti ed oggetti spiazzanti, ma allo stesso tempo biologici, ovvero carichi di vita. Web + aesthetics: Farmville.
Standard gradevole. Prodotti a lungo confinati nella sfera del servizio e della funzionalità sono stati ripensati e rimessi in circolo con una grande forza iconica. Questa progressiva estetizzazione della commodity ha favorito l'innesto del concetto di estensione cromatica. La gamma di colore attrae per la componente energetica che i cromatismi sono in grado di fornire per loro natura. All'interno di questa tendenza, va segnalato il settore agroalimentare: la componente visiva dell'esperienza gustativa è un elemento sempre più progettato. Web + aesthetics: Etsy.
Extra casuali. Oggi la natura del caos p
roduce una sensibilità che incide sulla visione progettuale, esplorando ad esempio i temi della stratificazione di segni, del contrasto materico, della scomposizione e dell'accostamento ardito. Questa tendenza si manifesta attraverso una vertigine creativa che implementa una sensibilità estetica in continua evoluzione. Web + aesthetics: Shmotter.
Diversità piacevole. Ironia, poesia, fragilità, creatività e sperimentazione accompagnano sempre più spesso ciò che è diverso, inconsueto, bizzarro, irregolare, anomalo. La diversità in tutte le sue accezioni diventa un limite trasparente: uno specchio magico come quello di Alice, le cui avventure diventano metafora perfetta di una esistenza stra-ordinaria fatta di mille eccezioni estetiche. Il passaggio è dalla provocazione per il diverso alla vocazione per la sperimentazione straordinaria. Web + aesthetics: Muppet Bohemian Rapsody.
Gusto attento. L'evoluzione socio-culturale nel mondo indica una estensione del concetto stesso del "naturale" fino a nuovi codici estetici in accordo con la natura della responsabilità. Il bisogno ecologico di giudizio e responsabilità si estende in questi ultimi anni alle aziende e a comunità allargate di consumatori, con processi visibili, comprensibili e allo stesso tempo desiderabili per tutti, senza però rinunciare alle istanze più emozionali. Web + aesthetics: Ecoluxury.
Alchimia vibrante. Il mistero e il fascino che da sempre avvolgono la disciplina alchemica si prestano, oggi, come metafora per definire una tendenza emergente che lavora sulla sperimentazione avanzata di materie, forme e colori, fondata sulla natura stessa del mistero che viene in qualche modo disvelato. L'immaginario estetico e simbolico legato al tema dell'alchimia si dimostra ricco di spunti creativi, soprattutto tra i linguaggi letterari e cinematografici: esoterismo, astrologia, chimica, religione e mistero propongono narrazioni creative in linea con lo spirito del tempo, tra scienza e fantascienza. Web + aesthetics: TiltShift Maker.
Grazia pratica. Il ritorno alla sostanza, intesa come ricerca di qualità tangibili, è alla base di una tendenza che pone al centro del progetto la dimensione della manualità e quindi la natura stessa del fare. Si assiste ad una evoluzione naturale del virtuosismo artigianale, in direzione di una maturità progettuale che assume la grazia come temperatura del progetto. Web + aesthetics: Style Shake.
Francesco Morace ha concluso:"Se non ci fosse il caso, non ci sarebbe la vita; e anche le aziende dovrebbero tenerne conto. Inizia a vacillare la separazione netta tra sperimentazione artigianale e produzione industriale. Le sperimentazioni stanno diventando mainstream; questo mutamento di paradigma cambierà molte regole. Brasile, Russia, India e Cina possono godere del vantaggio del ritardo e possono essere attori di queste evoluzioni. E, se comprende questi scenari, anche l'Italia potrebbe dire la sua".