Nel mondo dell’innovazione è ormai un tema molto discusso: l’Intelligenza Artificiale.
In base ad una recente ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, nel 2022 il mercato italiano della AI ha raggiunto i 500 milioni di euro, + 32% rispetto al 2021.
Sono soprattutto le grandi aziende italiane ad aver avviato sperimentazioni in questo campo, ma anche le PMI iniziano ad avvicinarsi a servizi di intelligenza artificiale.
Banking, finanza, energia, utilities e manifatturiero sono i settori attualmente più coinvolti nell’interazione con l’intelligenza artificiale.
Da molti anni l’imprenditore ed investitore Francesco Carlà, classe 1961, segue l’evoluzione delle tecnologie, della finanza e della comunicazione.
«È meglio prepararsi a capire e ad usare bene l’Intelligenza Artificiale che cercare di fermarla o proibirla: regolamentarla significa prima di tutto capirla bene. Il personal computer ha creato il Simulmondo, prendendo cultura ed ergonomia dai videogames. Internet l’ha ramificato, aggiungendo ricerca, comunicazione e commercio. L’AI-Chat lo amplificherà, dando ancora più potere alle idee e al talento. L’ultima cosa che sono interessato a fare è prendere per oro colato quello che dice ChatGPT. Ma è il modello ergonomico e tecnologico, la chat appunto, ad essere interessante. Farsi le domande, giuste o sbagliate, è un’attitudine umana meravigliosa che vuol dire curiosità. Ci vuole talento per farsi e per fare le domande giuste. Se l’Intelligenza Artificiale ci toglie qualcosa, è la fatica di fare i calcoli. Ci resterà più tempo, e tempo migliore, per la nostra curiosità, in qualsiasi campo. L’AI-Chat è la terza grande invenzione del Simulmondo. E non sarà l’ultima», spiega Francesco Carlà.
Una occasione di approfondimento sarà il convegno Intelligenza Artificiale. E noi?, organizzato dalla Fondazione Pensiero Solido, in programma venerdì 19 maggio 2023 a Milano alla Cariplo Factory – BASE, via Bergognone 34, ore 14:30, con ingresso gratuito e visibile anche in streaming.
Antonio Palmieri, classe 1961, presidente della Fondazione Pensiero Solido e da molti anni studioso di comunicazione digitale, spiega: «Durante questo pomeriggio analizzeremo le sfide, le opportunità, le responsabilità connesse all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. La domanda chiave è: e noi? Noi vogliamo aiutarci a comprendere quali sono tutti i fattori realmente in campo in questa rivoluzione che non nasce oggi con ChatGPT e non si esaurisce con questo software. Le sfide che l’intelligenza artificiale porta con sé ci riguardano tutti. Vogliamo sapere come affrontarle, valorizzando le opportunità e riducendo al minimo i rischi. A questa necessità di comprensione daremo risposta tramite la varietà degli interventi delle relatrici e dei relatori. Ragioneremo con i rappresentanti di grandi aziende tecnologiche come Google, Microsoft, IBM, Meta, Amazon, con il CNR e l’Istituto Italiano di Tecnologia e alcune delle principali università italiane, con persone che operano e riflettono sulle opportunità e sulle conseguenze pratiche ed etiche dell’uso dell’intelligenza artificiale, con i rappresentanti di alcune aziende. Fino a prefigurare una possibile “via italiana” all’intelligenza artificiale».
In apertura del meeting verrà presentata la ricerca “Gli italiani e l’intelligenza artificiale. Cosa ne pensano, cosa si aspettano”, realizzata da Youtrend e dalla Fondazione Pensiero Solido.