Una buona forchetta

Caffettiera Batman by accademia mugnano store
(Chi è interessato alla caffettiera Batman qui sopra, può trovarla sul sito di Accademia Mugnano)

Sarà che il periodo dell'anno invita alla scampagnata autunnale all'insegna del mangia&bevi, sarà che la cultura gastronomica italiana è uno dei simboli del Made in Italy, saranno i rumors secondo cui la Ferrero potrebbe essere acquistata dall'azienda svizzera Nestlé, fatto sta che in questo post trattiamo di gastronomia e dintorni.

Senza dubbio, l'Italia continuerà a mantenere una leadership culturale nell'enogastronomia, più complesso è invece il discorso per quanto riguarda la dimensione economico-imprenditoriale dell'industria enogastronomica italiana.

Il settore è ricco di potenzialità e di storie, ne scrive ad esempio Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, nel proprio libro Storie di coraggio. 12 incontri con i grandi italiani del vino (Mondadori, Milano 2013). Così come è recente la partnership tra Zètema e Eataly, per portare la coppia cibo&cultura a Roma negli spazi museali e culturali gestiti da Zètema (società del Comune di Roma preposta alla gestione di gran parte dei beni culturali della Capitale) e negli spazi gastronomici gestiti da Eataly a Roma.

In Italia, d'altra parte, non mancano neanche gli imprenditori che sanno cogliere le opportunità del settore vitivinicolo e collegarle al territorio: tenendo presente la specificità di ognuno, si possono citare i casi siciliani di Arianna Occhipinti, di Josè Rallo e della famiglia Planeta.

Allargando lo sguardo al mondo, ci sono un paio di start up israeliane attive nell'innovazione del settore, come EatWith nell'area del social eating, e SodaStream, che produce una macchina per rendere gassata l'acqua e creare soft drinks. Sodastream è anche quotata a Wall Street dal 2010 e aprendo una parentesi borsistica, ieri Google ha sfornato una trimestrale molto apprezzata dal mercato (e se big G va bene, di solito è buon segno anche per i business del digitale). Tornando al tema del post, qui si trova una lista di cento tra applicazioni, siti web e start up dedicati al mondo del food (fonte: DailyTekk.com)

La gastronomia è anche (secondo alcuni soprattutto) creatività. Ogni settimana, sull'interessante blog sui linguaggi creativi nel mondo curato da Ambra Medda (direttrice creativa del sito larcobaleno.com) viene pubblicato un post su gastronomia e creatività in collaborazione con la rivista cartacea italiana Alla Carta.

Per una panoramica su vini, bar e ristoranti italiani, si può consultare il sito del Gambero Rosso.

E c'è anche l'aspetto della condivisione del cibo in eccedenza e del suo recupero a fini di solidarietà, come avviene nel portale italiano www.IfoodShare.org.

Ci sono poi le esperienze sul territorio locale, come il locale L'Ambretta a Roma, nel quartiere della Garbatella, dove si mescolano gastronomia, enologia e libri. Ancora a Roma, è di base Food Confidential, impresa fondata da Nerina Di Nunzio e attiva sia nell'organizzazione di eventi sia nel marketing digitale della gastronomia. A Milano, opera l'associazione culturale Interno 23, ideata da Giorgia Mauri con l'obiettivo di unire buona cucina e buon vivere.

E chiudiamo con questo post in cui Sigrid Verbert, fotografa e food blogger tra le più note nella blogosfera italiana e recentemente trasferitasi a New York, oltre ad una nuova ricetta comunica anche la nascita della sua seconda figlia. Auguri!